Devo sapere se sono ritornato al vertice

Stephen Roche, nato il 28 novembre 1959 a Dublino, in Irlanda, e professionista dal 1981, è uno dei più grossi punti interrogativi di questa edizione del Giro d'Italia.

Dominatore della corsa rosa nel 1987 e poi di tutta la stagione agonistica seguente, ha avuto un 1988 disastroso, dovuto alle precarie condizioni fisiche.

"Il ginocchio adesso va bene - ha detto il corridore irlandese -. Sulle salite brevi non ho avuto particolari problemi, comunque debbo provarmi sulle grandi salite".

In effetti, alla Parigi-Nizza, nella cronoscalata del Col d'Eze, l'asso irlandese è sembrato il corridore dei migliori momenti: primo a soli 13" dal record della scalata. Imbrigliato in una squadra che non partecipa a tutte le prove della Coppa del Mondo, non ha potuto misurare sempre la sua condizione contro degni avversari in grandi corse in linea.

Afferma di voler correre il Giro "per rispettare un programma simile a quello che mi portò a vincere Giro, Tour e Mondiale".

Per lui un problema può essere rappresentato dalla squadra (oltre che dalle incerte condizioni fisiche).

La Fagor ha infatti un organico forse un po' troppo "limitato" per un Giro d'Italia.


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