Merlene Ottey, mito senza età


VENERDì 23 LUGLIO 2010

La velocista più forte di sempre, Merlene Ottey, lo era già.

E anche la donna con più medaglie olimpiche nell'atletica, otto. Poi diventate 9 per la squalifica di Marion Jones sette anni dopo Sydney 2000. Sette come le partecipazioni ai Giochi, chiuse senza mai conquistare l'oro.

Per continuare a stupire, e a stupirsi, quindi, serviva altro. E allora eccola, l'ennesima e chissà se ultima sfida: la staffetta 4x100 agli Europei di Barcellona.

A 50 anni. Con la Slovenia.

A Lubiana, terra del suo attuale compagno e allenatore, Srdan Dordevic, risiede dal '99; e per la Slovenia corre dal 2002, in polemica con la federazione giamaicana dopo la squalifica per doping, decisa e poi annullata dalla IAAF.

Come per altre "vecchiette terribili", però, nella sua longevità ad altissimi livelli, non c'è niente di patetico. Tutt'altro.

Martina Navratilova, che contro il cancro sta giocando il suo match più difficile, a 49 anni - nel 2006 - ha vinto con Bob Bryan il doppio misto agli U.S. Open.

A giugno, la 51enne Jeannie Longo ha conquistato il titolo francese a cronometro e Maria Canins, a 61 anni, ha pedalato con Bugno e Chiappucci sulle Dolomiti con 11.000 metri di dislivello.

A 46, Josefa Idem, il 4 luglio ha chiuso ottava la finale europea del K1 500, e continuerà fino a Londra 2012.

Ottey non è da meno. Il suo 11.67 sui 100 metri, record mondiale over 50 arrivato dopo un anno di inattività per infortunio, è a 17 centesimi dall'11.50, il minimo per Barcellona. Merlene, quindi, correrà solo la 4x100 e con compagne che, meno di lei, hanno fino a 25 anni. Certo non la passione.

Perché lei, Ottey, è molto più che la velocista più forte di sempre, o l'ennesima professionista incapace di smettere. È un'icona dello sport. Contro il tempo, e senza età.

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
venerdì 23 luglio 2010

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