NY Cosmos, a volte rinascono
LUNEDì 2 AGOSTO 2010
Oggi, i Los Angeles Galaxy di Beckham. Ieri, i New York Cosmos di Pelé e Chinaglia, Beckenbauer e Neeskens. Se il calcio negli Stati Uniti ora esiste davvero, il merito è anche della storica francghigia, nata trentanove anni fa, per far conoscere al mondo la NASL: North American Soccer League, il primo campionato professionistico nordamericano.
Oggi, i Los Angeles Galaxy di Beckham. Ieri, i New York Cosmos di Pelé e Chinaglia, Beckenbauer e Neeskens. Se il calcio negli Stati Uniti ora esiste davvero, il merito è anche della storica francghigia, nata trentanove anni fa, per far conoscere al mondo la NASL: North American Soccer League, il primo campionato professionistico nordamericano.
Anche allora, come l'attuale MLS, uno strapagato cimitero d'elefanti. Capace però di portare 80 mila spettatori al Giants Stadium di Easth Rutherford, New Jersey, per ammirare campioni veri come Best e Krol, Bettega e Cruijff.
Cruijff però coi Cosmos giocò solo due amichevoli che ancora fanno la gioia dei collezionisti. Le giocò col 16 e col 30, riservando il mitico 14 ai Los Angeles Aztecs e ai Washington Diplomats, che a difefrenza dei Cosmos non giocavano sul sintetico. Coi bianchi newyorkesi invece vissero una seconda giovinezza il 6 di Beckenbauer, ilo 13 di Neeskens e soprattutto il 9 di Chinaglia.
"Long John" in Italia ha qualche problema giudiziario, ma in America è ancora un idolo. Un idolo che la Warner Bros - cofondatrice e proprietaria della vecchia franchigia - ha tenuto a libro paga fino al 2000, cioè 15 anni dopo la chiusura del club.
Club che oggi rinasce a nuova vita. Una nuova generazione e una nuova politica per i nuovi Cosmos, che partiranno non dalla MLS, ma sdalla lega dui sviluppo, un circuito professionistico minore. Per non ripetere gli errori del passato, e crescere in casa i Beckham o, perché no, i Pelé del futuro.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
Commenti
Posta un commento