Sánchez inchioda tutti
domenica 15 luglio 2012
C'è qualcosa di malato nel cuore di chi può anche solo pensare un folle gesto come quello compiuto lungo la discesa che portava a Foix. Disseminare decine di chiodi da tappezziere tra il gruppetto di testa e il gruppo della maglia gialla, Wiggins.
Un atto criminale che poteva avere conseguenze tragiche, e che invece - per fortuna - ha causato "soltanto" una trentina di forature. E' toccato a Wiggings e per tre volte allo sfortunatissimo Evans, così fantozziano da dover aspettare il secondo gregario, Moinard, perché il primo, Cummings, aveva forato anche lui, e sempre la ruota posteriore.
Una legge non scritta impone ai big di aspettarsi a vicenda, e così hanno fatto il Team Sky e la Liquigas-Cannondale di Vincenzo Nibali, ringraziata dall'ammiraglia BMC. Ha invece provato a fare il furbo Pierre Rolland, già vincitore giovedì a La Toussuire, ma coi furbi il gruppo non perdona. Ripreso il francese, mentre Sagan si alimentava con zuccheri e gel, è andato via Luis Sánchez, l'uomo delle fughe.
In bici a 14 anni, per accompagnare il papà - agente della Guardia Civil (i carabinieri spagnoli) in riabilitazione per le ferite di un attentato -, si fa chiamare col secondo nome, leon, in memoria del fratello morto in un incidente d'auto. Un altro fratello, Pedro León, inviso a José Mourinho, ha lasciato il Real Madrid per il Getafe.
Che storia, Luis León Sánchez. Una storia da Tour.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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