Paolo il caldo ci mette la faccia
Tutto si può dire di Paolo Di Canio tranne che sia uno che non ci mette la faccia. Nel bene come nel male. “Accetto i ‘buuu’ e gli insulti, e mi scuso con i tifosi per averli delusi con questa prestazione. Ma non per la mancanza di professionalità, perché in termini di professionalità io sono il numero uno al mondo” ha dichiarato nel post-partita a Sky Sports News
Magari soffrirà della sindrome di Mou, ma a uno così i tifosi del Sunderland sono disposti a perdonare tutto. Anche un 3-0 pesantissimo come quello subito al The Hawthorns contro il West Bromwich Albion, e aperto da quel Stéphane Sessegnon che lo scorso 14 aprile li aveva fatti impazzire in un altro 3-0, il derby vinto dai Black Cats al St James’ Park contro il Newcastle.
Ricordate? Arrivato da due settimane, Di Canio stravinse il match che lassù vale una stagione. E festeggiò sporcandosi le ginocchia, alla Mourinho. Con quel gesto entrò subito nel cuore dei tifosi, gli stessi che da allora gli perdonano tutto o quasi. Perché “Paolo il caldo”, nel bene e nel male, è uno che ci mette la faccia. Sempre.
Magari soffrirà della sindrome di Mou, ma a uno così i tifosi del Sunderland sono disposti a perdonare tutto. Anche un 3-0 pesantissimo come quello subito al The Hawthorns contro il West Bromwich Albion, e aperto da quel Stéphane Sessegnon che lo scorso 14 aprile li aveva fatti impazzire in un altro 3-0, il derby vinto dai Black Cats al St James’ Park contro il Newcastle.
Ricordate? Arrivato da due settimane, Di Canio stravinse il match che lassù vale una stagione. E festeggiò sporcandosi le ginocchia, alla Mourinho. Con quel gesto entrò subito nel cuore dei tifosi, gli stessi che da allora gli perdonano tutto o quasi. Perché “Paolo il caldo”, nel bene e nel male, è uno che ci mette la faccia. Sempre.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO (21 settembre 2013)
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