Nibali, hai vinto il Tour
No Vincenzo, non è un sogno: il Tour lo hai vinto davvero. Il sogno è diventato realtà. Adesso goditela quella passerella sugli Champs Elysées, te la sei meritata. Non l'hai solo vinta questa Grande Boucle numero 101: l'hai dominata. Su tutti i terreni, contro ogni avversario. Quelli rimasti in corsa, e quelli che la sfortuna (loro ma anche tua) ti ha tolto troppo presto.
In giallo dalla seconda tappa, la piccola "Liegi" di Sheffield, con l'unica eccezione dell'omaggio a Tony Gallopin per la festa nazionale, hai domato il pavé e tutte le montagne: con imprese su Vosgi, Alpi, Pirenei. Hai corso con le gambe, con la testa e soprattutto con il cuore. E' quello, che infiamma la gente. Hai vinto e dato spettacolo quando serviva. O quando era solo bello, come nel tappone con Tourmalet e Hautacam in omaggio ai compagni e al mito di Merckx '69. Hai tessuto alleanze ma senza l'arroganza del più forte.
Più forte del fango di Arenberg, della fornace di Chamrousse, delle bombe d'acqua che hanno sommerso questo Tour. Hai chiuso da specialista l'unica crono, i 54 km da Bergerac a Périgueux: quarto, a 1'58" dal campione del mondo Tony Martin, che contro il tempo fa proprio un altro sport.
Sedici anni dopo Marco, un italiano arriva in giallo a Parigi. Quando è nata la tua piccola Emma Vittoria, hai promesso a mamma Pantani quella maglia. No Vincenzo, non è un sogno: il Tour lo hai vinto davvero.
In giallo dalla seconda tappa, la piccola "Liegi" di Sheffield, con l'unica eccezione dell'omaggio a Tony Gallopin per la festa nazionale, hai domato il pavé e tutte le montagne: con imprese su Vosgi, Alpi, Pirenei. Hai corso con le gambe, con la testa e soprattutto con il cuore. E' quello, che infiamma la gente. Hai vinto e dato spettacolo quando serviva. O quando era solo bello, come nel tappone con Tourmalet e Hautacam in omaggio ai compagni e al mito di Merckx '69. Hai tessuto alleanze ma senza l'arroganza del più forte.
Più forte del fango di Arenberg, della fornace di Chamrousse, delle bombe d'acqua che hanno sommerso questo Tour. Hai chiuso da specialista l'unica crono, i 54 km da Bergerac a Périgueux: quarto, a 1'58" dal campione del mondo Tony Martin, che contro il tempo fa proprio un altro sport.
Sedici anni dopo Marco, un italiano arriva in giallo a Parigi. Quando è nata la tua piccola Emma Vittoria, hai promesso a mamma Pantani quella maglia. No Vincenzo, non è un sogno: il Tour lo hai vinto davvero.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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