Nibali sul pavé, Squalo pinna gialla

Primo nella simil-Liegi a Sheffield domenica, terzo – ma da dominatore – alla mezza Roubaix di Arenberg mercoledì. Vincenzo Nibali è il padrone di questo Tour, reinventato a colpi di classiche. Sempre più maglia gialla, lo Squalo domina anche sul pavé. E la notizia oscura anche gli altri grandi verdetti di giornata.
 
Chris Froome si è ritirato a 66 km dal traguardo, dopo altre due cadute che fanno tris con quella del giorno prima a 10 km dal via. Alberto Contador, precipitato a 2,33 da Nibali in classifica generale, è già costretto a inseguire. Sulle pietre della Foresta, si temeva, non si vincerà questa Grande Boucle, ma si potrà perderla. E’ successo, forse, il contrario.
 
Froome, oltre al lato sinistro del corpo già martoriato, ha picchiato anche il polso destro, e ha dovuto salire in ammiraglia prima ancora che iniziasse, il pavé. E lì, sulle pietre dell’Inferno del Nord, Vincenzo Nibali ha staccato Contador e persino due specialisti come Peter Sagan e Fabian Cancellara, arrivati a 1’01″ dal vincitore.
 
Perfetta anche la tattica della Astana, in particolare con l’olandese Wiestra all’inizio e il danese Fuglsang, eccezionale secondo alla fine. La tappa l’ha vinta uno specialista, un altro olandese: Lars boom, ex campione del mondo di ciclocross in tutte le categorie, juniores, under 23 ed élite. Ma il Tour sin qui ha solo un padrone. Lo Squalo di Messina, pinna gialla anche sul pavè.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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