Trentin, di un niente

Ci ha preso gusto, Matteo Trentin. Terza vittoria importante da pro, la seconda al Tour de France un anno dopo il gran numero di Lione. Un Tour che parla sempre più italiano, con Vincenzo Nibali maglia gialla in pieno controllo. Bravo a fare la corsa in testa, e a evitare le due cadute nel finale. Un finale perfetto per i finisseurs: i due GPM di quarta categoria con pendenza media del 6 percento, ma a ridosso dell'arrivo, promettevano spettacolo. E spettacolo è stato, fino alla fine. Anzi, al fotofinish.

Davanti a Peter Sagan, quest'anno tanto sfortunato quanto - stavolta - tatticamente sprovveduto. Perso già nella prima volata il suo capitano Mark Cavendish, Trentin - 25 anni il prossimo 2 agosto - ha corso invece con grande intelligenza. E così la sua Omega Pharma Quick Step. Straordinario Kwiatkowski nell'ultimo chilometro, e grandissimo lavoro anche di Petacchi e Renshaw. 

Il resto ce lo ha messo Trentin, che sul traguardo di Nancy ha battuto Sagan di un niente. Lo slovacco è verde di rabbia come la sua maglia di leader della classifica a punti, ma continua a non vincere. Sull'ultimo strappo ha provato ad andar via di forza con Van Avermaet. E allo sprint, ancora una volta, ha pagato.

Tre volte secondo in questa Grande Boucle, sempre dietro a Kittel, a Harrogate e a Londra; i due quarti posti a inseguire Nibali, con l'italiano primo a Sheffield e terzo nell'inferno di Arenberg. E adesso un altro piazzamento, ancora dietro un italiano. Uno che adesso, dopo due mesi di preparazione in America, ci ha preso gusto, e non vuole più smettere. Perché ha appena cominciato.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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