Chelsea, ottima la prima

Meno di otto minuti: tanto è durata l'illusione del davide Burnley contro il golia Chelsea. Mourinho, nel suo dimesso nuovo look, il rumore dei nemici non ha neanche fatto in tempo a sentirlo.
Un quarto d'ora scarso e la neopromossa era già avanti con Scott Arfield che fulminava Thibaut Cortouis, prima scelta forte di Mou che lo ha preferito all'ex titolare Cech. I Blues e il loro condottiero non hanno fatto una piega. Hanno continuato a macinare gioco con Fabregas tornato come d'incanto quello dell'Arsenal, Diego Costa quello (sano) dell'Atletico, Schurrle rimasto ancora in forma mondiale. E un Oscar in versione Lampard più per il pressing feroce che per la maglia numero 8 da lui ereditata. Alla mezz'ora, con il Chelsea avanti 3-1, José era già ridiventato lo Special One e Sean Dych un semplice "Ginger Mou".
Troppo facile, se il tuo undici titolare costa 33 volte quello dei tuoi avversari: 198 milioni di sterline i Blues, appena 6 i Clarets.
Il Chelsea risponde così, con il successo più convincente, alle altre big vittoriose alla prima giornata.
Arsenal e Tottenham l'hanno risolta solo nel finale contro Crystal Palace e West Ham. I Gunners rimontando in casa e il solito Aron Ramsey, gli Spurs addirittura con Eric Dyer, 20enne difensore centrale per di più al debutto.
Hanno vinto, soffrendo, anche il Manchester City campione, a St James' Park contro un Newcastle che meritava di più; e un Liverpool generoso ma confusionario contro un Southampton ricostruito a tempo di record da Ronald Koeman.
Il primo United di Louis van Gaal, invece, contro lo Swansea ha steccato l'esordio, un classico del maestro olandese; e figuriamoci con 9 assenti. Ma nella Premier milionaria, le illusioni durano poco. Il vero mercato di City e Chelsea pare già finito, quello dello United è appena cominciato.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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