SpettacolAru

Come al Giro a Plan di Montecampione. No: se possibile, persino meglio. Non per i distacchi, ma per come ha vinto e per il parterre de roi che Fabio Aru ha messo in fila: Valverde, Rodriguez, la maglia rossa Contador, Froome e Uran Uran.

Alla fine c'erano tutti, i migliori. Tutti tranne Nairo Quintana, campione anche di sfortuna: caduto ancora, dopo 20 km, e costretto al ritiro per la frattura scomposta alla scapola destra, salvata per miracolo, il giorno prima, nella terribile picchiata che gli aveva compromesso crono e Vuelta. Tutti gli altri, però, hanno dovuto inchinarsi al più forte.

Sull'arrampicata - fino anche al 14 percento - verso il Santuario di San Miguel de Aralàr, il 24enne di Villacidro non ha "solo" vinto: ha dato spettacolo. Sulla Montagna Pantani, al Giro, era partito con uno scatto secco, a 3 km dalla fine. Stavolta ha attaccato due volte, a 1,6 e a 1 km dal traguardo, che ha tagliato da solo con lo stesso gesto di gioiosa, e non rabbiosa, esultanza.

In classifica generale guadagna così una posizione, e ora è settimo a 2'13" da Contador. Valverde ha guadagnato 7 secondi e insegue la maglia rossa a 20". Uran Uran è terzo a 1'08". Ma più che per i distacchi, tutto sommato contenuti, questa è una di quelle vittorie che restano.

Per la prima volta Aru corre due grandi giri nella stessa stagione. E se a Montecampione è nata una stella, in Navarra la stella sta già dimostrando di poter diventare grande. Forse grandissima.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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