Mou vs Arsène, sempre i soliti

Undici partite contro, cinque pareggi e mai una vittoria. Neanche una. E di quelle sei sconfitte, una ferita che mai si rimarginerà: 6-0 nel giorno della sua 1000esima panchina coi Gunners. Chelsea-Arsenal, finché in panchina ci saranno quei due, non sarà mai solo uno dei tanti derby londinesi: Sarà sempre José contro Arsène, Mourinho contro Wenger. Una continua partita a scacchi, in campo e sui media.

Come non ci fosse abbastanza pepe, quest'anno sarà anche la Partita di Cesc Fàbregas. L'ex Barça che in estate ha scelto di tornare in Inghilterra, e a Londra, ma non all'Arsenal. Secondo Wenger, che l'anno prima aveva preso Mesut Özil, il ritorno di Cesc non è mai stato un obiettivo; ma chissà se il popolo dei Goonies non lo considererà lo stesso un traditore.

Allo Stamford Bridge, si sfidano le uniche due imbattute del campionato. E arrivano da due diversissime serate di Champions League: i Blues dal sofferto 1-0 sullo Sporting a Lisbona; i Gunners dal 4-1 sul povero Gala di Cesare Prandelli, asfaltato dalla prima tripletta in gare ufficiali di Danny Welbeck. Lo specchio dei 4-2-3-1 è deformante: stesso di sistema, ma princìpi di gioco agli antipodi. L'alsaziano con la palla a terra quasi ci fa l'amore, il portoghese si fa sedurre solo dal risultato.

Sei assenze pesanti per Wenger, forse otto se perderà anche Nacho e Ramsey; Mou non avrà Drogba e Ramires. Ma le sei-ferite-sei del 22 marzo ancora sanguinano. E chissà che per il Professore, la dodicesima, non sia la volta buona. Sarebbe la prima. Sarebbe Speciale.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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