Il venerdì delle Eurodeluse


Finalmente è venerdì, finalmente si gioca.

Ha tanta voglia di ricominciare a farlo - e da campioni del mondo - come vuole il Ct Joachim Loew la Germania, la più grande fra le eurodeluse di questo primo scorcio di qualificazioni. Solo 4 punti in tre partite, e la prima, storica sconfitta contro la Polonia. E ora l'occasione per evitare altri storici processi: a Norimberga contro Gibilterra, matricola sin qui dietro la lavagna con due sette e un tre nella casella dei gol subiti, e unica del Gruppo D ancora a zero per punti e gol fatti contro Irlanda Polonia e Georgia, con quest'ultime impegnate nello scontro diretto.

E' partita male anche la Grecia di Claudio Ranieri: solo un punto nel gruppo F e ora, ad Atene, l'avversario ideale per risollevarsi, le Isole Far Oer, l'unica ancora a zero punti nel girone ma capace di sorprendere la Finlandia prima di farsi rimontare e sorpassare 3-1 in casa dalla squadra di Paatelainen, attesa a Budapest per il debutto in casa del neo-Ct Dardai, vittorioso all'esordio con un golletto in trasferta contro le Far Oer.

Ha una chance di riscatto anche la Serbia, ma qui si parla più di politica che di calcio. Dopo la sospensione della partita in casa con l'Albania - e la discussa, salomonica sentenza UEFA (vittoria 3-0 a tavolino annullata dai 3 punti di penalizzazione) - la squadra dell'olandese Dick Advocaat torna nello stadio del Partizan e ospita la Danimarca, capolista a 4 punti con la stessa Albania del Gruppo I.

Quello del Portogallo, altra big partita maluccio: ko in casa con l'Albania e fuori con la Francia e successo risicatissimo, al 95', col solito Ronaldo. Con l'Armenia, ancora all'Estádio Algarve di Faro, l'occasione per tornare alla vittoria che in casa manca dal 5 marzo: 5-1 sul Camerun. Un'attesa lunga già 8 mesi. Ma finalmente si gioca, finalmente è venerdì.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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