Liverpool-Chelsea, senza riserve
Andare al Bernabéu con le riserve e per evitare l'imbarcata, non è da Liverpool. Il Liverpool che Bill Shankly ha inventato "europeo", e che mai in Champions aveva perso tre gare in fila.
Eppure è così che Brendan Rodgers ha preparato la trasferta di Madrid, persa col Real "solo" (virgolette d'obbligo) uno a zero col solito golletto di Benzema, l'ex gattone indolente di Mourinho diventato pantera con Ancelotti.
Ma neanche José, in Champions, ha fatto una partita "da Chelsea" in vista della partitissima di sabato all'Anfield.
La numero 161 di una rivalità riesplosa con il retour match che ha deciso la scorsa Premier.
Quella dello scivolone di Gerrard che ha virtualmente consegnato il titolo al City, un'altra grande d'Inghilterra che, dopo l'immenso derby di Manchester, è arrivata spompata - di testa e di gambe - al gran galà d'Europa, col CSKA Mosca.
Sotto uno a zero a Maribor, già sepolto sei-zero due settimane prima allo Stamford Bridge, i Blues la partita l'hanno riacciuffata con Matic ma Hazard ha sbagliato il rigore del soprasso che avrebbe ipotecato gli ottavi.
Ma prendendola larga, lo stesso Matic ha tirato una frecciata al curaro ai prossimi avversari di Premier: "Se difendi, devi sapere come si fa".
Il 27 aprile, a due giorni dalla semifinale di ritorno di Champions, la Football Association negò il rinvio della partita che valeva il campionato; e Mou si presentò ad Anfield con nove riserve, compreso il 21enne Kalas al debutto, ma certo non con lo scopo di evitare l'imbarcata.
Sabato però sarà tutta un'altra storia. Senza più Suarez, ma con Gerrard di nuovo titolare e Mou che ritroverà Balotelli.
All'Inter scelse lui come vittima da sacrificare sull'altare dell'unità di gruppo.
La catenina strappata e il computo dei neuroni sono già nella letteratura del triplete, idem le risposte dello Speciale agli improponobili paragoni tra Balo e CR7.
"Non scherziamo".
Ecco, appunto: in Champions, Rodgers e Mou hanno scherzato.
Ad Anfield c'è Liverpool-Chelsea, e si tornerà a fare sul serio. Senza riserve.
Eppure è così che Brendan Rodgers ha preparato la trasferta di Madrid, persa col Real "solo" (virgolette d'obbligo) uno a zero col solito golletto di Benzema, l'ex gattone indolente di Mourinho diventato pantera con Ancelotti.
Ma neanche José, in Champions, ha fatto una partita "da Chelsea" in vista della partitissima di sabato all'Anfield.
La numero 161 di una rivalità riesplosa con il retour match che ha deciso la scorsa Premier.
Quella dello scivolone di Gerrard che ha virtualmente consegnato il titolo al City, un'altra grande d'Inghilterra che, dopo l'immenso derby di Manchester, è arrivata spompata - di testa e di gambe - al gran galà d'Europa, col CSKA Mosca.
Sotto uno a zero a Maribor, già sepolto sei-zero due settimane prima allo Stamford Bridge, i Blues la partita l'hanno riacciuffata con Matic ma Hazard ha sbagliato il rigore del soprasso che avrebbe ipotecato gli ottavi.
Ma prendendola larga, lo stesso Matic ha tirato una frecciata al curaro ai prossimi avversari di Premier: "Se difendi, devi sapere come si fa".
Il 27 aprile, a due giorni dalla semifinale di ritorno di Champions, la Football Association negò il rinvio della partita che valeva il campionato; e Mou si presentò ad Anfield con nove riserve, compreso il 21enne Kalas al debutto, ma certo non con lo scopo di evitare l'imbarcata.
Sabato però sarà tutta un'altra storia. Senza più Suarez, ma con Gerrard di nuovo titolare e Mou che ritroverà Balotelli.
All'Inter scelse lui come vittima da sacrificare sull'altare dell'unità di gruppo.
La catenina strappata e il computo dei neuroni sono già nella letteratura del triplete, idem le risposte dello Speciale agli improponobili paragoni tra Balo e CR7.
"Non scherziamo".
Ecco, appunto: in Champions, Rodgers e Mou hanno scherzato.
Ad Anfield c'è Liverpool-Chelsea, e si tornerà a fare sul serio. Senza riserve.
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