Pista, arrivano Viviani & C.
In pista era stato lui l'ultimo a regalarci una medaglia, argento mondiale nello scratch ad Appeldoorn 2011. A San Quentin en Yvelines è lui, Elia Viviani, il primo a farci tornare sul podio. Due volte in due giorni.
Il 2015 del 26enne veronese non poteva cominciare meglio: seconda tappa al Dubai Tour con il team Sky; e in azzurro, bronzo nell'omnium e argento tutto veneto nell'americana, in coppia con Liam Bertazzo, 22enne padovano della Southeast.
E anche, se non soprattutto, punti pesanti per la qualificazione olimpica di Rio 2016. Successi figli della programmazione, e nel mirino già dal suo primo training camp col Team Sky, a inizio gennaio a Maiorca.
E rifiniti a febbraio, al velodromo di Montecatini, nell'ultima fase della preparazione. E' stato di parola, Viviani.
Generoso nell'omnium, dove ha pagato lo sforzo nelle eliminazioni e la gran giornata del 20enne colombiano Fernando Gaviria, un predestinato già capace di battere due volte Mark Cavendish al Tour de San Luis su strada in Argentina, e di vincere l'arcobaleno su pista davanti all'australiano O'Shea nonostante la caduta in vista del primo sprint.
Incapace di arrendersi, come il compagno Bertazzo nell'Americana, in rimonta dietro i fortissimi francesi Brian Coquard e Morgan Kneisky, iridati a 54,797 km/h di media, e davanti ai belgi Jasper De Buyst e Otto Vergaerde.
Nella specialità l'Italia non vinceva da Bordeaux 1998, altro argento, con Silvio Martinello e Andrea Collinelli. Entrambi olimpionici. A buon intenditor...
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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