Senza più Marco, undici anni dopo

14 febbraio 2015
 
Fino a undici anni fa era "solo" San Valentino. Da quel maledetto sabato del 2004, il 14 febbraio non è più soltanto il giorno degli innamorati. E' anche il ricordo, commosso e struggente del ciclista più amato nell'era moderna: Marco Pantani.

E' stato un anno difficile, doloroso, quello del decennale della sua scomparsa. E' cominciato con le commemorazioni; è continuato con la nuova battaglia dei suoi familiari, che hanno tutto il diritto di conoscere, finalmente, la verità "vera" e non solo ufficiale su quanto avvenuto negli ultimi giorni di Marco nel residence a Rimini e a Madonna di Campiglio. Le immagini delle sue imprese storiche - il Mortirolo, Alpe d'Huez e Morzine '97, Piancavallo e Montecampione al Giro, Plateau de Beille e Les Deux Alpes al Tour nella doppietta del '98, fino al poker nella corsa rosa '99 (Gran Sasso, Oropa, Pampeago e Campiglio) - si mescolavano a quelle dell'attualità.

La seconda inchiesta della Procura di Rimini sulla morte del Pirata; e il nuovo filone, della Procura di Forlì, su quanto successo a Madonna di Campiglio. A Rimini, si va verso l’archiviazione, probabilmente a marzo; a Forlì, si indaga ancora perché gli inquirenti sono convinti che in quel maledetto 5 giugno '99 qualcosa di poco chiaro, e pulito, sia davvero accaduto.

In questo giorno di dolore e raccoglimento, per di più in una Cesenatico sconvolta dall'alluvione, c'è voglia solo di rispetto, di ricordo, di giustizia, di un pensiero commosso. Perché prima il 14 febbraio era "solo" San Valentino, il giorno degli innamorati. E da undici anni è il giorno in cui Marco se n'è andato in fuga. Alla sua maniera, "per abbreviare l'agonia".
Per Sky Sport 24, Christian Giordano

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