HOOPS PORTRAITS - Il cuore troppo grande di Tyler Adams (2015)
Ewing. Mutombo. Mourning. Harrington. E poi Adams. Tyler Adams.
Doveva essere lui, ala di 2.04x117 kg, l'erede della dinastia che ha fatto di Georgetown la "Big Man U", l'università dei lunghi del college basketball. Qualcosa però, nel suo grandissimo ma fragile cuore di atleta, non ha funzionato.
Da matricola, nel 2011-12, quattro partite a 2,5 punti, 2,3 rimbalzi, 0,3 assist e 0.8 stoppate di media. Ma non sono stati quelli i referti che gli hanno spezzato sogni e carriera. Un'aritmia cardiaca scoperta a sei anni, ma che non gli aveva dato più problemi, gli aveva stravolto la vita.
«Il dottore mi disse che avrei potuto giocare vent'anni senza che mi succedesse niente. O due minuti prima che mi succedesse qualcosa».
Qualcosa poi è successo. Qualcosa di grande.
A due giorni dal Senior Day degli Hoyas, l'ultima in casa per i giocatori alla quarta e ultima stagione al college, coach John Thompson III ha raccolto la squadra a fine allenamento: tu parti in quintetto.
Tyler pensava a uno scherzo. Poi, ha capito: per coach JT, come il suo illustre genitore John Thompson II, i giocatori sono come figli. Thompson III ha chiesto al centro titolare Josh Smith se per fosse stato un problema far partire Adams in quintetto. «Ne sarei onorato», la risposta dell'ex UCLA.
Al Verizon Center c'era anche papà, papà Lonnie, e s'è commosso. Per lui e mamma Darlene la decisione spettava solo a Tyler. College minori il pargolo lo avrebbero magari fatto giocare, ma l'ex stellina di Brandon, Mississippi, ha preferito restare per laurearsi a G'Town.
«Tanti pensano alla NBA, ma io sono realista: nella NBA non sono tanti i 2,04 che saltano come Blake Griffin. Io, no di sicuro».
Dopo tre anni ad asciugare il parquet per gli ex compagni, a visionare filmati come assistente allenatore, a vestirsi in borghese per le trasferte, Tyler era tornato titolare con la canotta numero 10. Suoi, ovviamente in schiacciata, i primi due punti della vittoria su Seton Hall.
Il Verizon Center è venuto giù. Lui s'è seduto, pochi posti più in là di Othella Harrington, oggi direttore delle basketball operations agli Hoyas. Uno dei tanti lunghi usciti dalla "Big Man U".
Uno dei tanti prima di Adams. Tyler Adams.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
8 marzo 2015
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