Gilbert e Contador, "numeri" da campioni
Un numero da ex campione del mondo per Philippe Gilbert. E uno da padrone del Giro per Alberto Contador. Tutt'altro che interlocutoria la 12esima tappa, 190 km di pioggia e freddo da Imola a Vicenza, vinta dal fuoriclasse belga con uno scatto dei suoi.
Ai meno 400, sullo strappo che porta al Monte Bérico, Gilbert è uscito allo scoperto con un colpo da finisseur purissimo, lasciando a tre secondi la maglia rosa e Diego Ulissi, sfortunatissimo terzo nonostante una caduta e i guai meccanici che lo hanno costretto a rimontare nel traffico.
Ai meno 400, sullo strappo che porta al Monte Bérico, Gilbert è uscito allo scoperto con un colpo da finisseur purissimo, lasciando a tre secondi la maglia rosa e Diego Ulissi, sfortunatissimo terzo nonostante una caduta e i guai meccanici che lo hanno costretto a rimontare nel traffico.
Gilbert, però, su arrivi come questo è di un'altra categoria. A marzo, prima della Sanremo, era venuto con Fabio Baldato - da due anni suo diesse alla BMC - a visionare il percorso della tappa. E due mesi dopo ha dimostrato di aver studiato. Su queste strade Vicenza vuole ospitare il mondiale 2020; Gilbert avrà 38 anni, Ulissi solo 31. Uno in più di quanti ne aveva Philippe iridato a Valkenburg 2012.
Professionista dal 2003 e re delle classiche, Gilbert in carriera vanta anche tre monumenti (la Liegi e due Lombardia), la Freccia Vallone e tappe nei tre grandi Giri. E' uno sullo stesso piano di Contador, sempre più padrone del Giro anche per carisma ed esperienza.
Secondo giorno di fame, freddo e fatica per Fabio Aru, ora scivolato a 17 secondi dal Pistolero. Aru, come Ulissi, è andato in crisi di zuccheri su quel finale che pareva il Cauberg della Amstel Gold Race. La classica che Gilbert ha vinto di più: tre volte. Sempre con numeri da campione.
Professionista dal 2003 e re delle classiche, Gilbert in carriera vanta anche tre monumenti (la Liegi e due Lombardia), la Freccia Vallone e tappe nei tre grandi Giri. E' uno sullo stesso piano di Contador, sempre più padrone del Giro anche per carisma ed esperienza.
Secondo giorno di fame, freddo e fatica per Fabio Aru, ora scivolato a 17 secondi dal Pistolero. Aru, come Ulissi, è andato in crisi di zuccheri su quel finale che pareva il Cauberg della Amstel Gold Race. La classica che Gilbert ha vinto di più: tre volte. Sempre con numeri da campione.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
CLASSIFICA GENERALE — 1. Alberto CONTADOR (Spa, Tinkoff-Saxo) 51h17'06"; 2. Aru a 17"; 3. Landa (Spa) a 55"; 4. Cataldo a 1'30"; 5. Kreuziger (R.Cec) a 1'55"; 6. Uran (Col) a 2'18"; 7. Visconti a 2'21"; 8. D. Caruso a 2'28"; 9. Amador (C.Rica) a 2'38"; 10. Konig (R.Cec) a 2'44".
ORDINE DI ARRIVO — 1. Philippe GILBERT (Bel, BMC) 190 km in 4h22'50"; 2. Contador (Spa) a 3"; 3. Ulissi; 4. Geschke (Ger); 5. Battaglin; 6. Tiralongo; 7. Izaguirre (Spa) a 6"; 8. Betancur (Col); 9. Van den Broeck (Bel); 10. Landa (Spa).
CLASSIFICA GENERALE — 1. Alberto CONTADOR (Spa, Tinkoff-Saxo) 51h17'06"; 2. Aru a 17"; 3. Landa (Spa) a 55"; 4. Cataldo a 1'30"; 5. Kreuziger (R.Cec) a 1'55"; 6. Uran (Col) a 2'18"; 7. Visconti a 2'21"; 8. D. Caruso a 2'28"; 9. Amador (C.Rica) a 2'38"; 10. Konig (R.Cec) a 2'44".
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