Polanc sull'Abetone, Contador in rosa
1992: la serie. Dopo Davide Formolo, altra prima vittoria da professionista per un classe '92: Jan Polanc, sloveno di Kranj, che corre per il team italiano Lampre Merida. È sua l'impresa oscurata dal duello ad alta quota, in cima all'Abetone, fra Aru e la nuova maglia rosa Contador, con Richie Porte terzo incomodo.
Primo arrivo in salita, e prime scintille vere tra i big che lasciano andare la fuga, poi decisiva, già al sedicesimo chilometro.
Primo arrivo in salita, e prime scintille vere tra i big che lasciano andare la fuga, poi decisiva, già al sedicesimo chilometro.
Fra i cinque fuggitivi più bello da vedere in sella è Polanc, che ai meno undici saluta tutti e va a vincere da solo con un minuto e mezzo di distacco.
In gruppo, già alla partenza, si chiacchierava di un Contador smanioso di rivestirsi di rosa quattro anni dopo il vittorioso Giro 2011, successo poi revocato. E così il pistolero ha testato se stesso e i gli altri big con una prima sparata ai meno sei e uno più poderosa a 4,4 km dal traguardo.
Bravo e svelto Aru a rispondergli, resistendo al ritorno dello spagnolo nello sprint che, alle spalle di Sylvain Chavanel, secondo e in fuga sin dall'inizio, ha messo in fila i tre candidati al successo finale: Aru, Contador e Porte. In classifica generale Aru insegue la nuova maglia rosa Contador a due secondi, Porte è terzo a 20 secondi.
Per il secondo giorno in fila, il grande sconfitto è Rigoberto Urán Urán : il colombiano ha chiuso a 1'59" e ha già un ritardo di 1'22". Sull'Abetone nessuno ha vinto il Giro, ma qualcuno ha cominciato a perderlo.
In gruppo, già alla partenza, si chiacchierava di un Contador smanioso di rivestirsi di rosa quattro anni dopo il vittorioso Giro 2011, successo poi revocato. E così il pistolero ha testato se stesso e i gli altri big con una prima sparata ai meno sei e uno più poderosa a 4,4 km dal traguardo.
Bravo e svelto Aru a rispondergli, resistendo al ritorno dello spagnolo nello sprint che, alle spalle di Sylvain Chavanel, secondo e in fuga sin dall'inizio, ha messo in fila i tre candidati al successo finale: Aru, Contador e Porte. In classifica generale Aru insegue la nuova maglia rosa Contador a due secondi, Porte è terzo a 20 secondi.
Per il secondo giorno in fila, il grande sconfitto è Rigoberto Urán Urán : il colombiano ha chiuso a 1'59" e ha già un ritardo di 1'22". Sull'Abetone nessuno ha vinto il Giro, ma qualcuno ha cominciato a perderlo.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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