2015 NBA DRAFTOLOGY: Jerian Grant

by DRAFTOLOGY Prospect Scouting

Pro:
  •     Ottimo in penetrazione al ferro (Slasher/finisher)
  •     IQ , visione di gioco, rapido nelle scelte.
  •     Eccellente ball-handler.
  •     Mentalità vincente

Contro:
  •     Tiratore di striscia
  •     Poco giudicabile in difesa
  •     Non sempre pronto a prendere responsabilità offensive, troppo altruista

Atletismo/Fisico
Per il ruolo che ricopre, i quasi 2 metri di statura sono una dote assai interessante, soprattutto se abbinati a quel fisico asciutto e atletico. Gli 87 kg sono pochini, ma il body type sembra in grado di supportare una crescita muscolare. Queste caratteristiche ne fanno uno tra i più veloci con il pallone. Velocità laterale ed esplosività sono nella media, buona la velocità di piedi.

Attacco
Eccellente lettura delle situazioni offensive abbinata a grande rapidità di decisione.
Slasher capace di attaccare le difese dal palleggio, finendo al ferro con percentuali eccellenti (75% nella restricted area), attaccando e concludendo sia con la destra sia con la sinistra. 
Spesso viene fermato fallosamente, come testimoniano i quasi 6 liberi tentati a partita e realizzati con una percentuale vicina al 80%.
Lo scorso anno concluse le 12 partite giocate in stagione con più di 19 punti, 50% dal capo e oltre il 41% da 3 punti, con risultati migliori dal lato destro del campo. 
Quest’anno le sue percentuali al tiro sono scese al 47.8% con il 31.6% da 3 mantenendo quasi 17 punti di media. Stranamente, l’area di tiro da cui eccelle è la sinistra, un’asimmetria rispetto l’anno precedente difficilmente spiegabile.
L’involuzione al tiro può essere dovuta al fatto che nell’attacco degli Irish, Jerian è il principale creatore di gioco e i suoi tiri arrivano spesso da situazioni di gioco rotto che deve risolvere creandosi la conclusione. Meccanicamente il tiro è ben strutturato, unica pecca forse il follow through non sempre composto.
Da migliorare la capacità di giocare senza palla, non sempre attivo nei tagli e nelle uscite; anche qui conta il fatto che manchino altri creatori di gioco e che il flusso si basi molto sulle sue invenzioni.

Trattamento della palla
Palleggio in velocità sicuro, capacità di spezzare raddoppi con cambi di velocità e abilità di crearsi il tiro sia andando al ferro, grazie al buon primo passo, sia creando separazione in step back dal difensore.
L’abilità di passaggio è imprescindibile per l’attacco degli Irish e Jerian ne è un superbo interprete (6.5 assist con 2.2 perse a gara).
Il passaggio a una mano dal palleggio è il suo marchio di fabbrica, una meraviglia sia dal punto di vista estetico sia per efficacia: la palla viaggia tesa e rapida verso i compagni con tempi perfetti. Non altrettanto efficace il jump-pass, difficile da traslare a livello NBA.

Rimbalzo
Con 3 rimbalzi a partita Grant è tra gli ultimi degli esterni presenti al Draft. Da un playmaker alto quasi due metri, e con uno stacco da fermo decente, ci si aspetta assai di più. La sensazione è che preferisca mettersi in posizione per ricevere il passaggio di apertura piuttosto che lottare per il rimbalzo difensivo. Stessa propensione in attacco, dove raramente "cerca" il rimbalzo.

Difesa
Tra le red flag c’è la difesa. Mani e piedi sono rapidi e i centimetri non mancano. È efficace nel rubare palloni in stile pick-pocket ed è attivo sulle linee di passaggio, anticipando le intenzioni degli avversari. Difficilmente riesce a frapporsi tra l’attaccante e il ferro e fatica a lavorare sui blocchi.
Poco efficace anche nella difesa del post basso dove non sembra sfruttare a dovere il corpo. 
Notre Dame non può permettersi di fare a meno di lui per falli ed è complicato valutarne l’effort difensivo.
Nei finali si è visto di più come aggressività e pressione sulla palla. Non è buon difensore ma ha i mezzi per diventare un elemento di sistema in NBA.

IQ/Attitudine
Intelligenza cestistica sopra la media, innata capacità di essere un fast thinker ed eccellente visione del campo fanno del figlio di Harvey una combinazione letale in transizione e nella gestione dei ritmi.
Estremamente altruista soprattutto ad inizio partita, preferisce mettere in ritmo i giocatori prima di prendere l'iniziativa. Diventa un problema quando Grant “passa” buoni tiri per crearne di meno buoni per i compagni, facendo così perdere all’attacco ritmo ed efficienza.
Tendenza ribaltata nei finali dove i palloni e le responsabilità offensive passano dai suoi polpastrelli. Nel crunch-time mostra tutto il potenziale e la fiduca e, se è vero che al primo anno in NBA non giocherà i finali di partita, questa è una dote che non si impara.

Potenziale
Un playmaker di quasi due metri con questa visione di gioco non può passare inosservato. Pericoloso offensivamente, ha qualità che dovrebbero confermarsi in una NBA fatta di tiro da tre e penetrazioni al ferro. Difensivamente ha i mezzi per essere ampiamente nella media e avrà la possibilità di essere più aggressivo.
L’età gioca un ruolo cruciale nelle potenzialità di sviluppo dei prospetti. Jerian però è un giocatore maturo, con un’elevata comprensione del gioco e istinti che vanno nella giusta direzione. I miglioramenti maggiori vanno fatti sul fisico, nell'adattamento alla difesa NBA e, soprattutto, nella continuità al tiro. La possibilità di crescita ci sono.

Considerazioni finali
Il punto-chiave per valutare la posizione di scelta è l’età e Jerian è nato nel 1992, lo stesso anno di Kyrie Irving
Mudiay e Russel sono classe 1996 e questo agli occhi dei front office NBA conta molto.
Quando si parla di senior al draft, e un esempio lampante è Lillard, diventa fondamentale capire se tali giocatori possano avere impatto immediato in NBA, traslando quello che facevano al college. L’ultima stagione e la corsa degli Irish al torneo fanno ben sperare.
Difficilmente finirà nella Top 10, ma rischia di uno steal se dovesse andare oltre la 20.

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