Khedira, il post-Pirlo in cerca di se stesso

Nel 2010 fu il secondo top player di Mourinho al Real dopo Di Maria: 14 milioni di euro allo Stoccarda. Cinque anni dopo, è il secondo gran colpo della Juve dopo Dybala. E per i prossimi quattro, seppure con caratteristiche diverse, sarà lui l'architrave del centrocampo bianconero.
Sami Khedira non è il nuovo Pirlo, ma è il post-Pirlo. Versatile, gran fisico (1.89 x 81), di Pirlo non può avere la classe, né la rapidità nei cambio di gioco in transizione, ma porta dinamismo da un'area all'altra, recupera palla e ha leadership. Allo stesso modo silenziosa.
Lì in mezzo sa far tutto, tranne forse, i gol.  Sempre pochini in carriera, nonostante il buon tiro dalla media: 16 in 132 presenze allo Stoccarda, 9 in 161 in merengue e 5 in 54 con la Germania.
A 28 anni il palmarès parla per lui, ma nelle ultime due stagioni anche la sua cartella clinica.  Il crack al crociato di un anno e mezzo fa quasi gli faceva saltare il mondiale. Ma il Ct Loew - che lo vide vincere da capitano l'Europeo Under 21 del 2009 - lo ha aspettato per portarlo in Brasile. Il secondo mondiale di Khedira dopo Sudafrica 2010, dove per gli infortuni di Ballack, Rolfes e Westermann si ritrovò titolare nel 4231 in coppia con Schweinsteiger.
Quest'anno, già certo dell'addio, ha giocato appena 628 minuti ma il vero Khedira s'è visto a sprazzi. A Torino deve ritrovare se stesso.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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