MYLES TURNER, tocco e centimetri
Viene da un'annata deludente con i Texas Longhorns, ma ha dimostrato agilità e buone mani. A soli 19 anni, deve trovare costanza: prospetto intrigante soprattutto per le squadre che amano i lunghi che tirano da fuori
Riccardo Pratesi, La Gazzetta dello Sport
COLLEGE — 10 punti e 6.5 rimbalzi a partita nell’unico anno, da matricola, alla Texas University di Austin. I Longhorns hanno perso al primo turno del Torneo NCAA, contro Butler. Annata deludente, che è costata il posto a coach Barnes, che proverà a rilanciarsi a Tennessee. Turner ha alternato ottime partite a gare da fantasma. La continuità è stata un optional, come per parecchie altre matricole.
PUNTI DI FORZA — È un settepiedi vero, con discreta agilità. E quindi non avrà problemi di posizione al prossimo livello, potrà giocare da centro e da ala forte, indifferentemente. Ha buone mani, tira da fuori con naturalezza. Bravo ragazzo, senza "bagaglio" fuori del campo.
PUNTI DEBOLI — Non ha una gran postura, qualcuno ha avanzato dubbi anche sulla sua salute atletica. E soprattutto ha poca intensità. È soft, molle. Con un "motore" che viaggia troppo spesso col pilota automatico. L’impatto sulle gare è minimo, se comparato al talento grezzo. Barnes, contro TCU, nel dopopartita si era lamentato: "Troppe aspettative su di lui, gli viene chiesto quello che ancora non può dare". Non un bel segnale...
PARAGONE NBA — Channing Frye è quello verosimile. Solidi fondamentali, centimetri in abbondanza, buon tocco dal perimetro. Ovviamente lui sogna di ripercorrere la carriera di LaMarcus Aldridge, altro lungo texano che ha frequentato il college a Austin. Ma siamo come San Tommaso: scettici...
A CHI FAREBBE COMODO — Phoenix (scelta #13) e Atlanta (#15) sono due franchigie che amano i lunghi che tirano da fuori. Come alternativa ai Morris o cambio di Millsap, sempre che resti in Georgia, avrebbe un senso tecnico.
DOVE VERRÀ DRAFTATO — A inizio stagione era considerato prospetto tra i primi 8-10 del Draft. Le aspettative si sono ridotte, ma altezza e tiro combinati ne fanno un giocatore intrigante e di prospettiva: ha soli 19 anni. Per chi saprà aspettarne la sua maturazione tecnica e caratteriale. Dovrebbe esser chiamato dalla 10 alla 15. Ma potrebbe "scivolare" più giù.
Riccardo Pratesi, La Gazzetta dello Sport
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