A Gap vince Plaza, paura Thomas, Sagan che cuore

Dici Gap, dici Tour e sei certo che sarà una giornata da brividi. Già 17 volte sede di arrivo e di partenza, quest'anno "la porta delle Alpi" addirittura si sdoppia: arrivo della 16esima tappa e partenza della 18esima. E per non farsi mancare niente, nella pericolosissima discesa del Col de Manse una paurosa caduta di Geraint Thomas che ha riportato alla mente quella di Joseba Beloki al Tour 2003: quando Armstrong, per evitarlo, dovette darsi al ciclocross tagliando per i campi con una manovra leggendaria.

Gap è famigerata, in gruppo e nella carovana, per il caldo infernale: allora fu proprio l'asfalto bollente a far scoppiare il tubolare che costò a Beloki la gfrarttura di bacino e femore e la fine della carriera; stavolta, per Thomas, è stato decisivo l'errore di traiettoria di Warren Barguil che ha tamponato il britannico del team Sky, che ha sfiorato un palo e si è rialzato, miracolosamente illeso, e ha concluso la tappa con appena 38 secondi di rtitardo.

La tappa l'ha vinta per distacco un veterano, il 35enne Rubén Plaza Molina: primo successo dell'unico team italiano, la Lampre-Merida. Lo spagnolo è scattato ai piedi dell'ultima salita, alle sue spalle il solito, generoso e coraggiosissimo Sagan, che in discesa ci ha messo davvero il cuore per vincere davanti alla fidanzata Katarina Smolkova, presente al traguardo: lo slovacco invece ha centrato il quinto secondo posto di questo suo straordinario e sfortunato Tour.

Ci ha provato ancora Nibali, che nel finale ha rosicchiato 28 secondi alla maglia gialla Chris Froome. Dopo il secondo e ultimo riposo, il Tour riparte dalle Alpi. Ci sarà da divertirsi.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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