Cav sul Gorilla, Froome torna in giallo

La bufera, per la prima volta in questa edizione, il Tour non la vive in corsa. Il caso Paolini non ha attraversato la settima tappa, frazione per fughe bidone e arrivo per velocisti: da Livarot a Fougeres, prima volta sede di arrivo trent'anni dopo la storica mega-crono di 75 km che lanciò Bernard Hinault verso il suo quinto Tour. L'ultimo di un francese.

In profonda Normandia, terra di formaggi e castelli, di montagne neanche l'ombra e allora il gruppo sfila tranquillo fino alla volatona. La vince, finalmente, Mark Cavendish, che mette in fila André Greipel - una vita fa suo treno alla T-Mobile. Il Gorilla stavolta si fa rimontare da Cannonball, mentre Sagan centra il terzo podio consecutivo. Il dodicesimo dalla sua ultima vittoria alla Grande Boucle, nel 2013.

Operato alla clavicola ad Amburgo Tony Martin, in maglia gialla è tornato Chris Froome che mantiene 36 secondi di vantaggio su Contador, caduto senza danni prima ancora del via, 1'38" su Nibali e 1'56" su Quintana. In attesa della cronosquadre di domenica, il Tour arriva in Bretagna per rendere omaggio ai luoghi di Bobet e Hinault. Ma dopo tre anni un suo corridore non passa il test antidoping. Ed è quella la caduta che fa più male.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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