Cummings storico e vergogna al Tour
Non era solo il Mandela Day, era anche l'anniversario della nascita di Gino Bartali. E forse non è un caso che questo 18 luglio e questa 14esima tappa siano entrati nella storia del Tour. Purtroppo, anche dalla porta sbagliata.
Sarebbe stato bello celebrare la prima vittoria di una squadra tutta africana al Tour, la MTN Qhubeka, con il 34enne britannico Stephan Cummings. Bravo e furbo a sorprendere Thibaut Pinot e Romain Bardet, le grandi speranze del ciclismo francese, e a regalarsi il primo successo alla Grande Boucle, tre anni dopo la tappa alla Vuelta.
E sarebbe stato bello festeggiare la 23esima maglia gialla - agganciato Bartali - di Chris Froome, che ha risposto agli attacchi di Nibali e Quintana, andandoli a riprendere e poi sprintando in faccia al Condor colombiano come in una volata per il ventesimo posto.
Invece no, c'è stato altro: a inizio tappa uno spettatore a Froome ha urlato "dopé" (dopato in francese, ndr) e gli ha gettato in faccia un contenitore con dentro dell'urina. Una delle pagine più vergognose nella ultracentenaria storia del Tour. Froome ha risposto, su strada e ai microfoni, da campione: "Qualcuno non racconta il Tour con professionalità. E loro sanno a chi mi riferisco".
Sarebbe stato bello celebrare la prima vittoria di una squadra tutta africana al Tour, la MTN Qhubeka, con il 34enne britannico Stephan Cummings. Bravo e furbo a sorprendere Thibaut Pinot e Romain Bardet, le grandi speranze del ciclismo francese, e a regalarsi il primo successo alla Grande Boucle, tre anni dopo la tappa alla Vuelta.
E sarebbe stato bello festeggiare la 23esima maglia gialla - agganciato Bartali - di Chris Froome, che ha risposto agli attacchi di Nibali e Quintana, andandoli a riprendere e poi sprintando in faccia al Condor colombiano come in una volata per il ventesimo posto.
Invece no, c'è stato altro: a inizio tappa uno spettatore a Froome ha urlato "dopé" (dopato in francese, ndr) e gli ha gettato in faccia un contenitore con dentro dell'urina. Una delle pagine più vergognose nella ultracentenaria storia del Tour. Froome ha risposto, su strada e ai microfoni, da campione: "Qualcuno non racconta il Tour con professionalità. E loro sanno a chi mi riferisco".
I nomi Froomie non li fa, ma in Francia li conoscono tutti: Laurent Jalabert, Cédric Vasseur e Jackie Durand. Ieri corridori, oggi commentatori tv. Di lunga lingua e memoria corta.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
ORDINE DI ARRIVO — 1. Steve Cummings (Gb, Mtn Qhubeka) in 4h23'43"; 2. Pinot (Fra) a 2"; 3. Bardet (Fra) a 3"; 4. Uran (Col) a 20"; 5. Sagan (Svk) a 29"; 6. Gautier (Fra) a 32"; 7. Plaza (Spa); 8. Jungels (Lus); 9. Castroviejo (Spa); 10. S. Yates (Gb) a 33"; 16. Van Avermaet (Gb) a 2'12"; 20. Froome (Gb) a 4'15"; 21. Quintana (Col) a 4'16"; 22. Valverde (Spa) a 4'19"; 23. Contador (Spa) 4'34"; 24. Nibali a 4'45"; 25. Van Garderen (Usa) a 4'55"; 27. Gallopin (Fra) a 5'06".
CLASSIFICA GEBNERALE — 1. Chris Froome (Gb, Team Sky) in 56h02'19"; 2. Quintana (Col) a 3'10"; 3. Van Garderen (Usa) a 3'32"; 4. Valverde (Spa) a 4'02"; 5. Contador (Spa) a 4'23"; 6. Thomas (Gb) a 4'54"; 7. Gesink (Ola) a 6'23"; 8. Nibali a 8'17"; 9. Gallopin (Fra) a 8'23"; 10. Mollema (Ola) a 8'53"; 12. Bardet (Fra) a 13'10"; 17. Pinot (Fra) a 30'57"; 19. Rodriguez (Spa) a 31'45".
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