Darmian MVP, l'esordio dei sogni

Standing ovation magari suona un po' eccessivo, ma che esordio per Matteo Darmian. Da applausi.

L'ex torinista debutta in Premier League da "Man of the Match, ed esce all'81esimo per crampi dopo aver arato la fascia destra come all'Old Trafford non si ammirava dai tempi di Gary Neville.

Un bel regalo di 64esimo compleanno per Louis Van Gaal, che l'ha voluto al Teatro dei Sogni, non il più facile dei palcoscenici per un 25enne ragazzo della provincia lombarda. E infatti, "il Matteo" - come lo chiamano nella sua Rescaldina - un po' di fifa per i primi cinque, dieci minuti l'ha provata, ma poi s'è sciolto.
Ha preso fiducia, e da esterno basso di destra nel 4-2-3-1 ha giocato semplice e certo non ha fatto rimpiangere Luis Antonio Valencia, che l'ha sostituito a nove dalla fine.
 
Il secondo United della gestione-van gaal è parso più solido sul piano individuale, ma ancora in rodaggio su quello collettivo. La vittoria sul Tottenham - comunque meritata - è arrivata infatti grazie all'erroraccio di Kyle Walker, che per anticipare Wayne Rooney sul cross di Ashley Young ha infilato il proprio portiere Michel Vorm.
 
A fine partita van Gaal ha speso elogi solo per il portiere Romero, l'ex Samp che con l'Argentina un anno fa gli negò ai rigori la finale mondiale, e per Darmian. L'italiano subito migliore in campo all'esordio con lo United. Come Massimi Taibi nel '99 all'Anfield nel 3-2 sul Liverpool. L'augurio, per "IL Matteo", è che la sua carriera al Teatro dei Sogni sia più longeva e più fortunata.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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