Froome nowhere to Sky


sabato 7 luglio 2012


Il gigante grissino (1,89 x 66-69 kg) ha la faccia pulita di uno capitato lì per caso. Invece Christopher Froome, keniano naturalizzato inglese che parla bene italiano come lo swahili, è tutto meno che un bluff. Nato a Nairobi, dove è rimasto fino a 15 anni per il lavoro del padre, si trasferisce con la famiglia a Johannesburg, in Sudafrica, dove comincia a correre da tesserato kenyano. Col Kenya corre ai Mondiali Under 23 nel 2006 e 2007, quando passa professionista con una piccola squadra sudafricana, la Konica Minolta, con cui vince tre corse. L'anno dopo è in Toscana, alla Barloworld di Claudio Corti, che in lui vede un campione, da sgrezzare con Giro e Tour 2008, chiusi al 36esimo e 84esimo posto. Presa la cittadinanza inglese, e la stagione successiva, sciolta la Barloworld, è al Team Sky. Forte in salita e fortissimo a cronometro, ha rischiato di vincere, da gregario di Bradley Wiggins, la Vuelta 2011. Arrivò secondo, ma nella crono di Salamanca rifilò 25 secondi al suo capitano, che quel giorno prese la maglia rossa poi ceduta allo spagnolo Cobo. Alla Grande Boucle la storia potrebbe ripetersi. Lunedì, il giorno dopo il tappone con 7 GPM, c'è la prima crono di un Tour de France disegnato su misura per chi va forte contro il tempo. Wiggins, altro gigante grissino (1,90 x 69-72 kg), è avvertito. PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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