La prima Vuelta di Aru
Quasi cento chilometri di passerella, i più dolci nella giovane carriera di Fabio Aru: a 25 anni, alla sua prima vittoria in un grande Giro. Da Alcalà de Henares al centro di Madrid, il Paseo de la Castellana e lo sprint in Plaza de Cibeles.
Vincere lì dove il Real Madrid festeggia i suoi trofei non sarà prestigioso come farlo in volata ai Campi Elisi al Tour, ma anche questa Vuelta ha avuto un ultimo vincitore d'eccezione: John Degenkolb, sesto successo stagionale per il tedesco che nel suo memorabile 2015 s'è portato a casa anche Sanremo e Roubaix.
Alle sue spalle bis mancato per il figlio d'arte Danny Poppel e, ancora più indietro, l'arrivo della maglia rossa coi suoi compagni dell'Astana, la squadra che questo Giro di Spagna l'ha vinto con una penultima tappa davvero perfetta.
In classifica generale, dietro Aru si sono piazzati lo spagnolo Joaquin "Purito" Rodriguez (al quinto podio in un grande Giro e vincitore della combinata), a 57", e il polacco Rafal Majka, a 1'09. Era una Vuelta per scalatori puri, e l'ha vinta il più forte. Fabio Aru, uno che non molla mai: l'ha imparato da Contador.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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