Trentin, Viviani & Co.: è autunno azzurro

Alla fine, Davide Cassani ci aveva visto giusto: i nomi scelti dal Ct per Richmond erano quelli giusti. Col senno del poi, fuori tempo massimo per il mondiale ma in tempo per chiudere alla grande un autunno mai così azzurro. 
 
A cominciare da Matteo Trentin, settimo italiano a trionfare alla Parigi Tours e non a caso il più in forma sul circuito iridato ma messo fuori gioco da una caduta contro le transenne e quel taglio al ginocchio.
 
Nella 109esima edizione della corsa che chiude la stagione europea, Trentin ha corso da campione scappoando ai meno dieci 10 km con i belgi Tosh Van Der e Greg Van Avermaet, che causa foratura non ha potuto partecipare allo sprint. Anno più nero che rosso per Van Avermaet che ha perso la Clasica di San Sebastian burtatto giù da una moto dell'organizzazione.
 
Per Trentin è il quarto successo in una stagione che rivede l'Italia protagonista anche nelle corse di un giorno.
Nibali ha riscattato una stagione così così con Tre Valli Varesine, Coppa Bernocchi e uno storico Lombardia.
Diego Rosa ha centrato il primo successo da pro' con un gran numero alla Milano-Torino.
 
Elia Viviani invece ha fatto doppietta al Tour di Abu Dhabi, minicorsa a tappe che chiude l'annata del World Tour e vinta in classifica generale dal predestinato cololmbiano Esteban Chaves davanti al Fabio Aru, vincitore della Vuelta, e allo sfortunato Wouters Poels, scivolato all'ultima curva il giorno precedente.
 
Per Viviani, al primo anno col team Sky, il 2015 è stato l'anno del grande salto: 9 successi, comprese una tappa al giro e la tripletta al Tour of Britain.
Il 2016 sarà l'anno di Rio. E Cassani con lui sa già di averci visto giusto.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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