Rubin prezioso
LA GAZZETTA DI MODENA
http://gazzettadimodena.gelocal.it/sport/2015/11/18/news/il-nuovo-rubin-modena-quest-anno-sono-rinato-1.12467390?fsp=2.4909
MODENA. Matteo Rubin appare rigenerato dalla cura Crespo, molto più sereno rispetto alla passata stagione, più intraprendente in campo e soprattutto capace di essere un fattore per l'attacco del Modena. Non è un caso che proprio da lui arrivino la maggior parte dei cross pericolosi in area avversaria ed è lo stesso Rubin a raccontare il segreto della sua rinascita: «Mi sento bene e non è un caso. Ho potuto svolgere l'intero ritiro lavorando con continuità senza alcun intralcio, quindi fisicamente mi sento in forma. Poi anche psicologicamente sto bene ed è innegabile che un calciatore abbia bisogno di stare bene mentalmente per potersi esprimere al meglio. Io leader? Beh, è una parola grossa. Diciamo che cerco di aiutare nel migliore dei modi i ragazzi più giovani del gruppo che hanno bisogno di essere guidati».
Restando in argomento Rubin sorride per il rientro di Bentivoglio: «Mi ha sorpreso durante il primo allenamento - ammette il terzino - non mi aspettavo stesse già così bene fisicamente. Ha una gran voglia di riprendere a giocare anche in gare ufficiali e non può che farci bene riaverlo in gruppo, perché la sua esperienza è importantissima per tutto il Modena».
http://gazzettadimodena.gelocal.it/sport/2015/11/18/news/il-nuovo-rubin-modena-quest-anno-sono-rinato-1.12467390?fsp=2.4909
MODENA. Matteo Rubin appare rigenerato dalla cura Crespo, molto più sereno rispetto alla passata stagione, più intraprendente in campo e soprattutto capace di essere un fattore per l'attacco del Modena. Non è un caso che proprio da lui arrivino la maggior parte dei cross pericolosi in area avversaria ed è lo stesso Rubin a raccontare il segreto della sua rinascita: «Mi sento bene e non è un caso. Ho potuto svolgere l'intero ritiro lavorando con continuità senza alcun intralcio, quindi fisicamente mi sento in forma. Poi anche psicologicamente sto bene ed è innegabile che un calciatore abbia bisogno di stare bene mentalmente per potersi esprimere al meglio. Io leader? Beh, è una parola grossa. Diciamo che cerco di aiutare nel migliore dei modi i ragazzi più giovani del gruppo che hanno bisogno di essere guidati».
Restando in argomento Rubin sorride per il rientro di Bentivoglio: «Mi ha sorpreso durante il primo allenamento - ammette il terzino - non mi aspettavo stesse già così bene fisicamente. Ha una gran voglia di riprendere a giocare anche in gare ufficiali e non può che farci bene riaverlo in gruppo, perché la sua esperienza è importantissima per tutto il Modena».
Rubin si sofferma poi sulla vittoria di sabato contro la Pro Vercelli: «Non è stata una delle nostre prove migliori, però era importante portare a casa i tre punti e dare un segnale che ci siamo. Abbiamo giocato molto meglio in tanti altri incontri e forse dovremmo avere più punti in classifica, ma se siamo in questa situazione significa che abbiamo dei demeriti e dei difetti che dobbiamo colmare. Per riuscirci c'è solo un metodo: il lavoro. Pensiamo a preparare bene la trasferta di Trapani che, purtroppo, per noi è legata a brutti ricordi, come il pesante ko nel finale della scorsa stagione. Affrontiamo una squadra estremamente difficile da superare davanti al proprio pubblico e imprevedibile: hanno perso 3-0 a Brescia, ma la settimana prima avevano rifilato 5 gol allo Spezia in casa, quindi non sarà una passeggiata».
Infine Rubin racconta un aneddoto avvenuto alla ripresa degli allenamenti, dopo che contro la Pro Vercelli Galloppa gli aveva "soffiato" una punizione, calciata, diciamo così, non proprio nel migliore dei modi: «Gli abbiamo regalato gli occhialini da piscina - dice sorridendo Rubin - perché sembrava che la palla fosse finita alle Dogali. No, a parte gli scherzi le punizioni ce le dividiamo io, lui e Nizzetto: può capitare di calciarne male una».
Infine Rubin racconta un aneddoto avvenuto alla ripresa degli allenamenti, dopo che contro la Pro Vercelli Galloppa gli aveva "soffiato" una punizione, calciata, diciamo così, non proprio nel migliore dei modi: «Gli abbiamo regalato gli occhialini da piscina - dice sorridendo Rubin - perché sembrava che la palla fosse finita alle Dogali. No, a parte gli scherzi le punizioni ce le dividiamo io, lui e Nizzetto: può capitare di calciarne male una».
Un fatto che, però, lascia trasparire la serenità e la nuova compattezza del Modena, di cui Rubin è forse l'esempio più lampante.
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