La Sanremo azzurro Démare (2016)
La più classica delle Classicissime di Primavera. Milano-Sanremo numero 107, più che mai fedele alla tradizione: per il secondo anno consecutivo si torna in Via Roma, e dopo cinque si corre di sabato, giorno di San Giuseppe, la festa del papà.
E siccome la Sanremo è la Sanremo, anche col bel tempo non poteva mancare la sorpresa: deviazione per frana. Succede verso le 14 quando la corsa transita tra Genova Voltri e Arenzano: in mattinata uno smottamento sull'Aurelia aveva provocato due feriti. La corsa resta "corsa vera", non c'è neutralizzazione tra i 9 km di autostrada - tra Genova Voltri e Arenzano - usati per poi rientrare sul percorso originario: 4 km in più sui 291 previsti.
Rientrata la solita fuga bidone, nel finale comincia la bagarre. Nibali attacca giù dal Poggio. Cadono tre favoriti: Geraint Thomas, il britannico che ha appena vinto la Parigi Nizza; Michael Matthews, l'australiano terzo un anno fa; e ai tre-quattrocento metri, il nuovo fenomeno Gaviria, colombiano neo campione del mondo su pista.
Finisce in volata, come da pronostico. Sagan, ancora senza vittorie in maglia iridata, è marcatissimo come van Avermaet (primo alla Tirreno per un secondo sullo slovacco), Cancellara prova a fare selezione ma non he ha più. Sia il campione del mondo sia la Locomotiva di berna hanno già fatto un miracolo a scartare Gaviria a terra senza andar giù. A Bouhanni sul più bello salta la catena.
E allora allo sprint s'impone Arnaud Démare, 24enne della FDJ professionista dal 2012, iridato under 23 a Copenhagen 2011 e quest'anno vincitore di una tappa alla Parigi-Nizza. Secondo Ben Swift, del team Sky, terzo nel 2014. Terzo stavolta è invece il belga Juergen Roelandts.
E siccome la Sanremo è la Sanremo, anche col bel tempo non poteva mancare la sorpresa: deviazione per frana. Succede verso le 14 quando la corsa transita tra Genova Voltri e Arenzano: in mattinata uno smottamento sull'Aurelia aveva provocato due feriti. La corsa resta "corsa vera", non c'è neutralizzazione tra i 9 km di autostrada - tra Genova Voltri e Arenzano - usati per poi rientrare sul percorso originario: 4 km in più sui 291 previsti.
Rientrata la solita fuga bidone, nel finale comincia la bagarre. Nibali attacca giù dal Poggio. Cadono tre favoriti: Geraint Thomas, il britannico che ha appena vinto la Parigi Nizza; Michael Matthews, l'australiano terzo un anno fa; e ai tre-quattrocento metri, il nuovo fenomeno Gaviria, colombiano neo campione del mondo su pista.
Finisce in volata, come da pronostico. Sagan, ancora senza vittorie in maglia iridata, è marcatissimo come van Avermaet (primo alla Tirreno per un secondo sullo slovacco), Cancellara prova a fare selezione ma non he ha più. Sia il campione del mondo sia la Locomotiva di berna hanno già fatto un miracolo a scartare Gaviria a terra senza andar giù. A Bouhanni sul più bello salta la catena.
E allora allo sprint s'impone Arnaud Démare, 24enne della FDJ professionista dal 2012, iridato under 23 a Copenhagen 2011 e quest'anno vincitore di una tappa alla Parigi-Nizza. Secondo Ben Swift, del team Sky, terzo nel 2014. Terzo stavolta è invece il belga Juergen Roelandts.
Primo dei nostri, Pippo Pozzato: ottavo, davanti a Colbrelli e Trentin. E nel 2006 l'ultimo italiano a vincere qui, dove mezzo secolo fa nasceva la stella del ventenne Merckx. Ora, 21 anni dopo Laurent Jalabert, è tornata a suonare la Marsigliese. Per un predestinato che ha gli occhi del colore del suo cognome.
DA SANREMO, PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
19 marzo 2016
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