Leicester City, caso internazionale
Da dieci - come lo scorso ottobre - fino a un massimo di quindici, ma potevano essere sedici, nazionali in giro per il mondo. Prestiti compresi. Non è il solito lamento del solito grande club, ma il nuovo, ormai conclamato status del Leicester City fra le big del calcio globale.
Capolista in Premier, Ranieri trascorrerà in famiglia a Roma le vacanze pasquali. Vacanze di lavoro per il 64enne testaccino, pronto a rinnovare per altri sei anni con le Foxes.
Un mese fa, dopo la sconfitta contro l'Arsenal, Ranieri premiò i suoi con una settimana di riposo attivo. Un mese dopo, con l'ultima sosta internazionale, monitorarli sarà più facile ma anche più pericoloso: basterà osservarli in tv ma salirà il rischio di stress, di logorio e di infortuni. Tipo quello agli adduttori che ha impedito a King di rispondere alla chiamata del Galles.
Con i nazionali convocati, prestiti compresi, Ranieri potrebbe compilare una distinta quasi completa. Dal portiere danese Kasper Schmeichel, mai come quest'anno degno erede di papà Peter; fino al talentuoso Gray, strappato in gennaio al Birmingham City e chiamato dall'Under 21 di Southgate assieme a Chilwell contro la Svizzera.
A parte gli uomini-simbolo Vardy e Mahrez, la ribalta è tutta per Kanté e Drinkwater, alla prima convocazione con Francia e Inghilterra e in odore di debutto.
Okazaki guiderà l'imbattuto Giappone nelle qualificazioni mondiali.
Dopo la prima, storica finale di Gold Cup del 2015, il capitano Morgan torna con la Giamaica per la doppia sfida con la Costa Rica.
Tra tante facce allegre c'è però il muso di Inler, per la prima volta in dieci anni non convocato dalla Svizzera. Chiuso da quella mediana dei miracoli, l'ex Udinese e Napoli rischia di saltare l'Europeo. Voleva andarsene già a gennaio ma è rimasto, prigioniero del suo ingaggio. E del sogno di vincere la Premier.
Ranieri non voleva perderlo, per non arrivare con gli uomini contati nel momento decisivo della stagione. Con dieci, massimo quindici, nazionali in giro per il mondo.
Capolista in Premier, Ranieri trascorrerà in famiglia a Roma le vacanze pasquali. Vacanze di lavoro per il 64enne testaccino, pronto a rinnovare per altri sei anni con le Foxes.
Un mese fa, dopo la sconfitta contro l'Arsenal, Ranieri premiò i suoi con una settimana di riposo attivo. Un mese dopo, con l'ultima sosta internazionale, monitorarli sarà più facile ma anche più pericoloso: basterà osservarli in tv ma salirà il rischio di stress, di logorio e di infortuni. Tipo quello agli adduttori che ha impedito a King di rispondere alla chiamata del Galles.
Con i nazionali convocati, prestiti compresi, Ranieri potrebbe compilare una distinta quasi completa. Dal portiere danese Kasper Schmeichel, mai come quest'anno degno erede di papà Peter; fino al talentuoso Gray, strappato in gennaio al Birmingham City e chiamato dall'Under 21 di Southgate assieme a Chilwell contro la Svizzera.
A parte gli uomini-simbolo Vardy e Mahrez, la ribalta è tutta per Kanté e Drinkwater, alla prima convocazione con Francia e Inghilterra e in odore di debutto.
Okazaki guiderà l'imbattuto Giappone nelle qualificazioni mondiali.
Dopo la prima, storica finale di Gold Cup del 2015, il capitano Morgan torna con la Giamaica per la doppia sfida con la Costa Rica.
Tra tante facce allegre c'è però il muso di Inler, per la prima volta in dieci anni non convocato dalla Svizzera. Chiuso da quella mediana dei miracoli, l'ex Udinese e Napoli rischia di saltare l'Europeo. Voleva andarsene già a gennaio ma è rimasto, prigioniero del suo ingaggio. E del sogno di vincere la Premier.
Ranieri non voleva perderlo, per non arrivare con gli uomini contati nel momento decisivo della stagione. Con dieci, massimo quindici, nazionali in giro per il mondo.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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