Greipel cala il poker
Dopo la cinquina di Diego Ulissi, il poker di André Greipel a Benevento. In una città bardata di giallorosso per la storica promozione in B, il Gorilla ha ritrovato sé stesso. E forse non a caso nella seconda giornata difficile consecutiva del suo connazionale Marcel Kittel, re delle due volate olandesi e staccatosi ancora una volta nel finale.
Finale da volatona di gruppo, dopo la fuga dei quattro scattati sul Fortino (Oss, Foliforov, Brutt e Txurruka), dopo quaranta chilometri e ripresi a -7 dal traguardo, posto su un ciruico cittadino da ripetere solo una volta. Allo sprint in leggera ascesa e con un tratto di pavé ha vinto facile il 33enne della Lotto Saudal, al quarto successo in stagione e anche al Giro, lui che vanta quattro successi anche alla Vuelta e ben dieci al Tour, con lo storico poker nella stessa edizione di un anno fa. Dietro di lui un parterre de roi composto da Arnaud Demar, vincitore della Sanremo, e quel Sonny Colbrelli terzo anche alla Amstel Gold Race vinta da Gasparotto.
In attesa del primo arrivo in salita, ai 1572 metri di Roccaraso dove il Giro torna 29 anni dopo il successo in maglia iridata di Argentin, la corsa rosa si è concesso un'ultima passarella contrassegnata da altre cadute, per fortuna senza gravi conseguenze. Prima Zilioli, seguito da Timmer e Bobridge finiti nel fossato per non investirlo, poi Taaramae in volata.
Finale da volatona di gruppo, dopo la fuga dei quattro scattati sul Fortino (Oss, Foliforov, Brutt e Txurruka), dopo quaranta chilometri e ripresi a -7 dal traguardo, posto su un ciruico cittadino da ripetere solo una volta. Allo sprint in leggera ascesa e con un tratto di pavé ha vinto facile il 33enne della Lotto Saudal, al quarto successo in stagione e anche al Giro, lui che vanta quattro successi anche alla Vuelta e ben dieci al Tour, con lo storico poker nella stessa edizione di un anno fa. Dietro di lui un parterre de roi composto da Arnaud Demar, vincitore della Sanremo, e quel Sonny Colbrelli terzo anche alla Amstel Gold Race vinta da Gasparotto.
In attesa del primo arrivo in salita, ai 1572 metri di Roccaraso dove il Giro torna 29 anni dopo il successo in maglia iridata di Argentin, la corsa rosa si è concesso un'ultima passarella contrassegnata da altre cadute, per fortuna senza gravi conseguenze. Prima Zilioli, seguito da Timmer e Bobridge finiti nel fossato per non investirlo, poi Taaramae in volata.
Adesso, però basta, distrazioni: si comincia a fare sul serio. Roccaraso magari non ci dirà chi il Giro finirà per vincerlo, ma forse chi comincerà a perderlo.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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