Nibali, il cavaliere di Sant'Anna
Il cavaliere che ha fatto l’impresa. Vincenzo Nibali vince il suo secondo Giro d’Italia con un’altra azione da campione maturo, di classe, completo. Da corridore moderno e insieme antico: con e senza radiolina, che domina con cuore e cervello, gambe e astuzia, orgoglio e fantasia.
Prima dei due tapponi alpini, inseguiva Kruijswijk a 4’43”: tutto o quasi faceva pensare a un Giro per lui ormai perduto. Invece, su quel “quasi”, lo Squalo ha costruito uno dei successi più scintillanti della sua già leggenda da tripla corona: vincitore di Tour, Giro e Vuelta; come Merckx, Hinault, Gimondi, Anquetil, Contador con gli ultimi due agganciati con la doppietta rosa.
Nell’ultimo tappone alpino Nibali doveva recuperare 44 secondi a uno scalatore puro come Chaves nella Guillestre-Sant’Anna di Vinadio: 134 km, di cui sessanta in salita. In totale: 4100 metri di dislivello, con tre GPM duri – Vars, La Bonette, Lombarda – prima della durissima ascesa verso il santuario di Sant’Anna di Vinadio.
Fino all’ultima discesa nessuno ha fatto la prima mossa. Chaves stava a ruota di Nibali, con l’Astana che ha ripetuto il giochino del giorno prima con Kangaert testa di ponte al posto di Scarponi, rimasto sempre a guardia del suo capitano. Bravissimo, come il giorno prima, il diesse Beppe Martinelli: che stavolta ha bluffato fino ai -12, e alla fine ha sbancato il Giro.
La tappa l’ha vinta l’estone Taraamae davanti al colombiano Atapuma e allo statunitense Dombrowski. Ma è la generale la classifica che conta: Nibali in rosa con 52” su Chaves e 1’17” su Valverde. Giù dal podio, a 1’50”, l’ex leader Kruijswijk, in gara nonostante la frattura – recita il referto – alla undicesima costa sinistra.
Jungels bianca di miglior giovane, Nieve azzurra degli scalatori e Nizzolo rossa della classifica a punti, le altre maglie pre-passerella da Cuneo a Torino. Poi lo Squalo staccherà un po’, prima di aiutare Aru deb al Tour e cullare il suo prossimo sogno. Rio. Il cavaliere sente già aria d’impresa.
DA SANT’ANNA DI VINADIO, PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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