Nibali risorge a Risoul
Poteva succedere di tutto, nel primo dei due tapponi alpini consecutivi. E tutto è successo: pure troppo. La maglia rosa Steven Kruijswjik che in discesa ruzzola sulla neve, Ilnur Zakarin che nel fosso ci rimette una clavicola, e ringraziare. La gendarmeria che blocca un po’ di macchine e bus. Michele Scarponi testa di ponte per Vincenzo Nibali che l’Astana ferma – alla lettera – per aspettare il proprio capitano. E che capitano.
Appena scollinato il Dell’Agnello, con i suoi maestosi 2744 metri di altitudine Cima Coppi del Giro, Nibali s’ messo alle spalle crisi e avversari e attaccato alla sua maniera. Ha vinto da solo, sulle strade dove due anni fa ma al Tour e in maglia gialla – chiude secondo dietro il polacco Rafal Majka.
Stavolta invece sfiora quella rosa, che gli sfugge per 44 secondi e stacca Nieve di 51 e il nuovo leader Chaves di 53, entrambi vincitori di una tappa: a Cividale il nuovo capitano del Team Sky, nella terribile Corvara il colombiano. Diego Ulissi tiene a 1’02, Rafal Majka e Alejandro Valverde rotolano addirittura a 2.14!
Quella di Nibali però è più che una semplice vittoria. E le sue lacrime (per il piccolo Rosario Costa e per don Francesco), prima ancora che le parole all’arrivo, sono lì a testimoniarlo.
Alla vigilia dell’ultimo tappone di Sant’Anna di Vinadio, comanda Chaves. Un predestinato che, tre anni fa – per la caduta al Laigueglia – stava per rimetterci braccio e carriera. E adesso se ne sta lassù, di rosa vestito: a +44 sullo Squalo, a 1’05 su Kruijswijk e a 1’48 su Valverde.
Il tutto mentre gli alti papaveri del Kazakhstan, il dg Alexander Vinokourov in testa, festeggiano con tanto di bandiera Astana e lasciano in elicottero Risoul neanche fosse Saigon. La campagna rosa capitan Nibali e il generale Martinelli non l’hanno ancora vinta, ma la battaglia di Francia sì. Pure troppo.
DA RISOUL, FRANCIA, PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
Commenti
Posta un commento