Trentin a Pinerolo, beffato Moser

Dici "Pinerolo" ecome fai a non pensare al mitico "un uomo solo al comando, la sua maglia biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi" che Mario Ferretti dedicò all'Airone in fuga solitaria per 192 km nella mitica Cuneo Pinerolo al Giro del '49. L'anno della prima, storica doppietta rosa e gialla. Coppi scalò da solo Maddalena, Vars, Izoard, Monginevo e Sestriere, rifilando 7' alla maglia rosa Leoni. Impresa e tempi lontani, e irripetibili.

Nei nostri ci si contenta del "numero" di due coraggiosi, Moreno moser e Gianluca Brambilla, staccatisi ai -22 dai 24 in fuga nella tappa più lunga di questo Giro: 240 km da Muggiò a Pinerolo, con l'ascesa nel finale del Pramartino (4.6 km al 10% di pendenza media) e un muro, a 2 km dall'arrivo, di 450 metri al 14% di media e punte anche del 20%.

Moser e l'ex maglia rosa Brambilla, vincitore ad Arezzo, al successo avevano già fatto la bocca, ma alle loro spalle rinveniva Matteo Trentin, compagno di Brambilla nella Etixx-Quick-Step che infatti smetteva di tirare. Moser, rimasto senza auricolare, viene beffato a velocità doppia dal 26enne che nel palmarès vanta due tappe al Tour (2013 e 2014) e la Parigi-Tours 2015.

Dietro, a quasi 14' minuti, Valverde ha regolato allo sprint la maglia rosa Kruijswijk e gli altri big, tra cui Majka e Nibali, cvhe al traguardo scherzavano da vecchi amici: aal Tour di due anni fa, a Risoul - prossimo arrivo del penultimo tappone alpino - vinse il polacco, con lo Squalo secondo in maglia gialla. E chissà che i due non vogliano riprovarci, ma nella corsa rosa.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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