Delfinato, Froomie forse troppo presto
Sei chilometri e mezzo di salita vera, con punte alnche al 10 percento, ed ecco una prima istantanea dello stato di forma dei big a tre settimane dal via del prossimo Tour de France.
Chris Froome attacca ai -2,3 e si stacca di ruota tutti, andando a vincere a braccia alzate la quinta tappa di un Delfinato tanto spettacolare quanto competitivo.
Il britannico ha sfilato la maglia gialla ad Alberto Contador, quinto a 21 secondi sul traguardo di Vaujany e ora staccato di 27 dal capitano del Team Sky, nuovo leader della classifica generale con 7 secondi di vantaggio sull'ex compagno di squadra, Richie Porte, l'ultimo ad arrendersi allo strapotere di Froome.
Perfetta stavolta la tattica del Team Sky, con l'azione di Mikel Landa ai meno 5 km, che (complice il forcing di Daniel Martin) ha indotto Contador a rispondere ma, fataalmente, anche ad andare a fuorigiri rispetto al nuovo stile doi scalata di Froomie: in piedi sui pedali, per mantenere più a lungo altissime velocità più ancora che la frequenza delle sue proverbiali frullate.
Bravo e intelligente Porte, che lo conosce bene, a non cadere nella trappola. Se Froome è questo a neanche metà giugno, c'è solo da chiedersi se in ottica Tour non sia davvero troppo presto.
Chris Froome attacca ai -2,3 e si stacca di ruota tutti, andando a vincere a braccia alzate la quinta tappa di un Delfinato tanto spettacolare quanto competitivo.
Il britannico ha sfilato la maglia gialla ad Alberto Contador, quinto a 21 secondi sul traguardo di Vaujany e ora staccato di 27 dal capitano del Team Sky, nuovo leader della classifica generale con 7 secondi di vantaggio sull'ex compagno di squadra, Richie Porte, l'ultimo ad arrendersi allo strapotere di Froome.
Perfetta stavolta la tattica del Team Sky, con l'azione di Mikel Landa ai meno 5 km, che (complice il forcing di Daniel Martin) ha indotto Contador a rispondere ma, fataalmente, anche ad andare a fuorigiri rispetto al nuovo stile doi scalata di Froomie: in piedi sui pedali, per mantenere più a lungo altissime velocità più ancora che la frequenza delle sue proverbiali frullate.
Bravo e intelligente Porte, che lo conosce bene, a non cadere nella trappola. Se Froome è questo a neanche metà giugno, c'è solo da chiedersi se in ottica Tour non sia davvero troppo presto.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDAN
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