Froome, Cummings e Sagan: prove di Tour

Cinquantasette chilometri di fuga solitaria Cummings nell'ultima tappa del Delfinato.
Centoventi metri di volata in testa Sagan nella prima del Giro di Svizzera.
Sono i due estremi del ciclismo e due modi opposti di corridori diversi per preparare il Tour de France.
Il 35enne britannico è uomo da imprese di un giorno, come la tappa di Mende alla grand Boucle 2015 beffando i francesini Bardet e Pinot, e libero da obblighi di classifiche.
 
Il 26enne slovacco campione del mondo può vincere dappertutto, e al Tour inseguirà la quinta maglia verde consecutiva che lo porterebbe a un passo dal record di sei consecutive del tedesco Erik Zabel.
 
Ha fatto invece tris, anche se non in fila, Chris Froome, che il Delfinato l'ha vinto per la terza volta in carriera dopo i successi del 2013 e del 2015; stavolta sul podio con lui sono saliti il francese Romain Bardet (per 12 secondi) e l'irlandese Daniel Martin (per 19).
Per il Team Sky, dopo il back-to-back di Wiggins nel 2011-2012 è il quinto successo nella corsa di preparazione alla maglia gialla più importante.
Froome, nei suoi due Tour vinti, aveva sempre conquistato anche il Delfinato.
La maglia gialla al Giro di Svizzera invece Cancellara l'ha subito lasciata al belga Roelandts, terzo alla Sanremo e piazzato nel cronoprologo per appena un secondo.
Ecco, la crono: l'altro estremo del ciclismo che sempre più spesso il Tour lo decide, mettendo in fila secondo padre tempo corridori che più diversi non si può.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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