Froomie anche contro il tempo

Sallanches. Sì, quella Sallanches: nel 1980 arrivo del mondiale più duro di sempre. Arrivarono in 15 (tra cui i nostri Baronchelli, Gavazzi e Baronchelli nei primi dieci). Lo vinse quel Bernard Hinault, oggi 62enne, al passo d'addio come gran cerimoniere dell'ASO prima di dedicarsi a tempo pieno a fattoria e nipotini.

Nei 17 km contro il tempo per salire fino a Megève, c'è anche il Tasso a premiare il dominatore di questa 103esima Grande Boucle. Chris Froome ha vinto anche la cronoscalata, battendo di 21 secondi lo specialista olandese Tom Dumoulin. Il britannico del Team Sky rafforza così un primato, sin qui, mai in discusisone. 
 
Quarantesima maglia gialla in carriera, per Froomie. E seconda vittoria contro il tempo dopo quella del 2013 e ben 4 secondi posti. In questa edizione, aveva già vinto sui Pirenei, con la folle picchiata a uovo giù dal Peyresourde verso Bagnères-de-Luchon. Con la settima vittoria di tappa, s'è messo in tasca un Tour ormai vivo solo per il podio. Al quale si avvicina sempre più Fabio Aru, ottimo terzo al traguardo a 33 secondi come il suo più pericoloso rivale, l'australiano Richie Porte.
Su Monte Bianco e Morzine, si può - ancora - sognare in grande.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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