Conte, buona la Premier
L'esultanza è sempre quella, sono cambiati il contesto, lo scenario. Non il sacro fuoco, la fame di vittoria. E' arrivata, la vittoria, con il primo amore: il 4-2-4, l'all-in a 5' dalla fine cambiando gli esterni (Pedro e Moses per Willian e Hazard) e rischiando tutto col doppio centravanti: dentro Bathsuayi accanto a Diego Costa. E proprio quei due hanno combinato l'azione del 2-1, con la sponda del colpo da 33 milioni di sterline per il gol numero 33 in 55 gare coi Blues del brasiliano naturalizzato spagnolo.
Prima, però non è che fosse andato tutto liscio. Se il suo esordio in Premier è vincente, Conte lo deve anche al rigore di Hazard regalato - curiosità - da Antonio, esterno alto che Bilic ha schierato terzino. Il ruolo che era stato una delle poche lacune nella magica scorsa stagione degli Irons.A gennaio era arrivato dal Leeds per 6 milioni di sterline il 22enne Sam Byram, che Bilic tardivamente fa entrare punendo Antonio anche per colpe non solo sue.
A Stamford Bridge il Chelsea domina territorialmente, Courtois non fa neanche una parata, ma il West Ham con Payet in panchina in ritardo di preparazione, al primo tiro in porta aveva pareggiato, con Collins, un difensore, su palla inattiva e mentre ancora stava protestando.
Conte non avrà gradito. Così come non avrà gradito una manovra che procede a stappi, e raramente con fluidità. Non è un caso che le azioni più pericolose siano nate da iniziative individuali: quella di Ivanovic (luì sì un gran terzino); o l'imbeccata di Oscar per Willian in campo aperto, e meno male che Conte - parole sue - le ripartenze non le allena. Sul resto, c'è ancora motlo da lavorare, ma intanto: buona la Premier, Antonio.
A Stamford Bridge il Chelsea domina territorialmente, Courtois non fa neanche una parata, ma il West Ham con Payet in panchina in ritardo di preparazione, al primo tiro in porta aveva pareggiato, con Collins, un difensore, su palla inattiva e mentre ancora stava protestando.
Conte non avrà gradito. Così come non avrà gradito una manovra che procede a stappi, e raramente con fluidità. Non è un caso che le azioni più pericolose siano nate da iniziative individuali: quella di Ivanovic (luì sì un gran terzino); o l'imbeccata di Oscar per Willian in campo aperto, e meno male che Conte - parole sue - le ripartenze non le allena. Sul resto, c'è ancora motlo da lavorare, ma intanto: buona la Premier, Antonio.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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