HOOPS PORTRAITS - La prima volta di Jason Collins


di CHRISTIAN GIORDANO, SKY SPORT 24

30 aprile 2013

«Ho 34 anni, sono nero e sono gay». Jason Collins è il primo sportivo a fare coming out, ancora in attività, in uno dei maggiori sport americani: il basket NBA. In un mondo ideale sarebbe cane che morde uomo, una non-notizia. In quello reale, dominato anche dal marketing, nello sport è la notizia dell’anno subito dopo le bombe alla maratona di Boston. E come quella copertina del 22 aprile, anche quella del prossimo 6 maggio è già nella storia di Sports Illustrated, la rivista-culto che da 59 anni racconta - e forgia - una bella fetta d'America.

Collins è passato da Boston, da luglio a febbraio, prima di Washington, per ora l'ultima di 12 stagioni nei pro'. Per nove volte è andato ai playoff e in due, con i Nets, sino in fondo: due finali perse, contro Lakers e Spurs.

Proprio dall'uomo-simbolo dei Lakers è arrivato uno dei primi e più forti messaggi di sostegno. «Non nascondetevi a causa dell'ignoranza altrui» ha twittato Kobe Bryant. Seguìto dai Clinton, amici di famiglia, perché la loro figlia Chelsea è andata al college a Stanford con Jarron, il gemello di Jason.

Jarron è stato fra gli ultimi a sapere del fratello. Sua zia Teri Jackson, prima giudice donna afroamericana alla Corte Superiore di San Francisco, aveva intuito da anni. E non solo perché quella terra è storicamente avanti nella difesa dei diritti civili.

Anche la NBA è da sempre avanti e il suo presidentissimo, il Commissioner David Stern, ha capito prima di altri che discriminare è sbagliato anche economicamente. I grandi sponsor hanno fatto già sapere che Collins è uno dei loro. Adesso resta il campo. Lo spogliatoio, i tifosi, gli avversari: saranno pronti? nel mondo reale è uomo che morde cane. E quello sì farebbe notizia.
Per Sky Sport 24 Christian Giordano, 30 aprile 2013

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