Vuelta, i Conti tornano

I Conti, nel ciclismo, tornano sempre: zio Noé, passista classe '33 era gregario di Coppi; suo fratello, papà Franco, del '51, lo era di Argentin e Gavazzi; Valerio, romano del '93 al Giro 2016 ha tirato la volata a Ulissi nel successo di Praia a Mare. Ma è in questa 13esima tappa che Valerio è diventato grande. 
Duecento km di fuga e ai meno 18 un numero da campioncino, così ha centrato la sua prima vittoria in un grande Giro due anni dopo aver vestito per due giorni, sempre alla Vuelta, la maglia bianca di leader della combinata. Nel giorno in cui la Lampre-Merida annuncia, per il 2017, la partnership cinese con il fondo TJ Sport, Conti chiude da solo la frazione più lunga, 213.4 km da Bilbao a Urdax, alla vigilia del tappone con l'Aubisque. 
Col gruppo della maglia rossa Quintana che ha salvato la gamba in una giornata di semi-relax, Conti - un passato alla Mastromarco come Nibali - si gode invece la gara sognata da una vita. Da quando zio Noè gli regalò la prima bici a Montefalco, in Umbria. Poi un incendio spostò la famiglia a Roma, colle Prenestino. Ma l'altro fuoco, la passione per il ciclismo, i Conti se lo portano dentro. E non si può estinguere.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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