LA VITA È UN PALLONE ROTONDO (N. 10)

di Michele Di Virgilio

5 dicembre 2016

Decima puntata. A metà del guado: tra l'esito del referendum e i bollettini pallonari del fine settimana. In fondo, parafrasando Carl Philipp Gottlieb von Clausewitz, il calcio non è che la continuazione della politica con altri mezzi.

1. Si è trattato di un referendum che ha assunto connotati politici lapalissiani. Con delle conseguenze inevitabili: 
  • i) non si andrà alle elezioni prima del 2018, le urne si apriranno allo scadere dei quattro anni e sei mesi di legislatura, quando saranno maturati i requisiti necessari per pensioni, vitalizi e benefit
  • ii) nessun partito, (forse) eccezion fatta per il M5S (il programma e la squadra di governo?), è pronto per il voto primaverile, con la destra divisa in mille rivoli (Salvini gioca a fare il Robespierre, ma sa bene che, senza B., non può neppure respirare: perché il centrodestra, compreso Angelino «Jolie» Alfano, che tornerà all'ovile in men che non si dica, sarà riunito sotto l'insegna del prode Parisi) e la sinistra (passatemi l'eufemismo) in dilaniante attesa di capire cosa ne sarà di essa dopo questa notte dei lunghi coltelli iniziata ieri e che si concluderà, salvo imprevisti, al prossimo passaggio della cometa di Halley;
  • iii) s'accamperà la scusa di non avere una legge elettorale pronta, sicché ne impacchetteranno una nuova di zecca, da costruire su misura per non far vincere Grillo e i suoi (Mattarella, coniglio bianco in campo bianco, vigilerà e detterà ai partiti i tempi e i modi stabiliti da, e tra, gli stessi partiti).
2. Le dimissioni di Mr. Bean. Faccia di tolla sì, ma mica fesso: non si lascia cucinare allegramente dalle correnti interne al PD e dai residuati di NCD. Fintanto che arriva il prossimo giro, cercherà di rifarsi una verginità, mantenendo casomai la segreteria del partito e, perché no?, sostituendo Pioli sulla panchina dell'Inter a domeniche alterne in modo da non scomparire dai radar, per poi ripresentarsi candido, pettinato e con qualche neo in meno; oppure azzarderà la mossa non così tanto peregrina, e cioè uscirà dal PD, creando un contenitore a sua immagine e somiglianza, tanto i cortigiani non mancano, tantomeno i galoppini renziani, e la memoria collettiva è quella che è: piuttosto, gli risulterà difficile riottenere l'appoggio (in)condizionato dei potentati economico-finanziari e dell'intero circo mediatico, italiano e non, su cui ha potuto fare affidamento, nel volo da Rignano a Palazzo Chigi, in tutti questi anni.

3. Anche a Manchester, sponda United, si terrà un referendum. I tifosi chiedono lo scalpo di José Mourinho, a -13 dalla vetta. Stando ai sondaggi di Mannheimer, il Sì è in netto vantaggio. To be continued.
  • 3a. Manchester City-Chelsea (1-3). Fortunati e audaci, i Blues di Conte si sbarazzano dei ragazzi di Pep e mettono un'ipoteca sulla vittoria del titolo. Oh, con quell'Hazard lì, ferale, l'impossibile diventa possibile: finanche trasformare Claudio Cerasa, direttore (a sua insaputa) de «Il Foglio», in Walter Cronkite.
  • 3b. Sia detto tra noi: Eden Hazard, Pallone d'Oro 2016. Ex aequo, va da sé, con Messi. Per non scontentare i ronaldini, meglio conosciuti come cierresettini, un premio pure per Cristiano Ronaldo: un barile di gel per capelli a fissaggio estremo.
4. Letture consigliate. «La mia vita», di Alex Ferguson (540 pp., Bompiani edizioni).

5. Barcellona-Real Madrid (1-1). Madrid, la Castiglia e i realisti. Barcellona, la Catalogna e gli indipendentisti. Clásico numero 265. Luis Suárez e Sergio Ramos (sul gong): i marcatori. E, res ipsa loquitur, il ritorno di don Andrés, esercizio di sevizie e seduzione.

6. Lazio-Roma (0-2). Al di là di ogni ragionevole motivo: si può ancora giocare il derby, l'evento sportivo dell'anno, a porte semi-chiuse?

7. Sul Lipsia, capolista in Bundesliga contro ogni pronostico: http://www.rivistacontrasti.it/ca…/tutto-fuorche-una-favola/.

8. Pronostici sulle italiane impegnate in Champions League e in Europa League.Benfinca-Napoli: 2. Juventus-Dinamo Zagabria: X. Qarabag-Fiorentina: 1. Astra-Roma: X. Sassuolo-Genk: 1. Inter-Sparta Praga: X.

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