LA VITA È UN PALLONE ROTONDO (N. 6)

di Michele Di Virgilio (31 ottobre 2016)

Sesta puntata. In ricordo di Carmelo Bene, il grande frantumatore del conformismo, nonché l'aedo dell'extra-ordinario del calcio.

1. Stento a credere che Ross Barkley non abbia le giuste credenziali per accasarsi in un top club d’Europa. (Una curiosità: «We’ve got a diamond called Ross Barkley» è il coro, scandito al ritmo di «Bad Moon Rising» – brano dei Creedence Clearwater Revival –, con cui i supporters dei Toffees sono soliti omaggiare il ventiduenne di Wavertree).

2. Parola di un Agnelli (Andrea). «L’elezione di Tavecchio ha trascurato le indicazioni di calciatori, allenatori, arbitri e di una consistente parte della Serie A. Una sconfitta per tanti e una vittoria per alcuni abili e disinvolti personaggi, il cui consenso nasce in un tempo lontano. Eppure io sono convinto che nel calcio italiano le forze conservatrici che al momento paiono prevalere a tutela di piccoli e grandi interessi particolari e rendite personali non riusciranno a soffocare quanti sostengono il cambiamento» (24 ottobre 2014). «Il ticket Tavecchio-Uva può dare le migliori garanzie per fare le riforme di cui il calcio italiano ha bisogno» (25 ottobre 2016).

3. «Chissà come si è alzato stamani Higuaín. Chissà come ha fatto colazione». La neurodeliri ha diramato un nuovo bollettino: le perle d'insipienza sono pressoché infinite e viaggiano alla velocità della luce.

4. Segni alla tua ex squadra, tradita per una «scelta professionale» da 7,5 milioni di conquibus, ma non esulti per rispetto dei tuoi vecchi tifosi. È il fenomeno della personalità multipla: un po’ Giuda Iscariota e un po’ Padre Pio. Ovvero: Gonzalo Higuaín.

4a. Juventus-Napoli l'ha risolta il franco-algerino Faouzi Ghoulam. Alla vigilia aveva dichiarato: «Dobbiamo sudare la maglia e onorare il nostro popolo». Nemo propheta in patria (sua).

5. Ripropongo un mio dubbio per nulla amletico. A voi la domanda (e a me la risposta): dato che il sopravvalutato Pogba è costato la cifra record di 105 milioni di euro, quanto occorrerebbe per scritturare il situazionista Eden Hazard?

6. Felix Passlack, l’erede di Philipp Lahm. Nasce a Bottrop, sta crescendo nel Borussia Dorrtmund di Tuchel, ha appena 18 anni ed è un jolly (ma di difesa e centrocampo) à la Robert Prosinečki.

7. L'Olanda, con l'Eredivisie e, ancor più, con le sue serie minori, si dimostra un mero baluardo contro le ingerenze del calcio moderno. Qui gli stadi sono sempre pieni: e il calendario, la classifica assumono un'importanza quasi marginale. Qui resiste l'identità interclassista di questo gioco. Qui la partita è vissuta ancora come un rito, una messa domenicale, una grande festa popolare: una kermesse. Nonostante le spinte centrifughe (TPO et similia), beninteso.

8. Letture consigliate. «La tribù del calcio», di Desmond Morris (335 pp., Rizzoli edizioni).

9. Crystal Palace-Liverpool. A menare le danze ci ha pensato Dejan Lovren. Prima fa una cappella madornale. Subito dopo inzucca su calcio d'angolo. Poi organizza un picnic, dimenticandosi però di invitare McArthur, e infatti gli Eagles ne approfittano e riacciuffano il pareggio. Alla fine, nonostante tutto, la dea Eupalla gli è benevola: grazie alle reti di Joel Matip e Roberto Firmino, finisce 2-4 per gli uomini di Klopp, che volano in testa alla classifica (in coabitazione con Arsenal e Manchester City).

9a. Parteggio per l'Arsenal, quest'anno. Anche se so già che, in un modo o nell'altro, la spunterà il Chelsea. Sempre Pep Guardiola permettendo: sempre.

10. Pronostici sulle italiane impegnate in Champions League e in Europa League. Besiktas-Napoli: 2. Juventus-Lione: X. Sassuolo-Rapid Vienna: 1. Fiorentina-Liberec: 1. Southampton-Inter: X. Austria Vienna-Roma: X.

11. Caos calmo in Liga. E non è il sequel del film diretto da Antonello Grimaldi e interpretato da Nanni Moretti.

12. Il primato del Nizza in Ligue 1, che peraltro detiene la media punti più alta dei maggiori campionati europei, è merito delle sue giovani leve, su tutti Alassane Pléa, Younès Belhanda e Wylan Cyprien, e dello schematico Lucien Favre. Nella corsa al titolo, insieme a Monaco, PSG e Lione, rientrano anche loro.

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