Roo & Ronnie, il senso della Storia

Il senso della Storia è un po' come il coraggio, o la classe: se non ce l'hai, non te li puoi dare. E per farla, la Storia, Wayne Rooney da Croxteth e Cristiano Ronaldo da Madeira, non avevano certo bisogno di un golletto di ginocchio al Reading in FA Cup o di testa al Granada in Liga, rispettivamente, il numero 4 e 17 in stagione. Nell'olimpo dei rispettivi club, e allo United addirittura da coppia d'attacco, Roo e CR7 c'erano già. Ma quel senso della Storia che li accomuna, ha voluto legarli in una giornata indimenticabile.


"Tanto di cappello, Wayne", sembra dire Bobby Charlton dalla main stand dell'Old Trafford il leggendario capitano raggiunto a quota 249 come miglior realizzatore all time nella storia dello United. Mentre Sir Alex, che Roo lo prelevò non ancora diciannovenne dall'Everton, applaude.

Duemila chilometri più a sud, Cristiano Ronaldo riceveva il Quarto Pallone d'oro dall'icona blanca Francisco Paco Gento e davanti agli altri miti merengue che in carriera quel trofeo l'hanno alzato: Raymond Kopa, Ronaldo O Fenômeno e Figo, Owen e Zidane, che da un anno CR lo allena con carisma pari solo alla leggendaria timidezza. Kaká e Cannavaro, troppo lontani, hanno inviato un videomessaggio. Mancava soltanto il compianto don Alfredo Di Stéfano, al Real l'uomo dei record prima di Cristiano. E un altro col senso della Storia. Come Ronnie. Come Roo.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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