Ranieri ciao, fine della favola

Claudio Ranieri non è più l'allenatore del Leicester City campione d'Inghilterra.

Centotrentatré anni spazzati via nove mesi dopo averli sublimati con l'unico titolo della propria storia.  E' il mancato lieto fine della favola lunga una stagione, e forse irripetibile.

A sorprendere davvero però è solo il momento, non l'esonero in sé. «La decisione più difficile», parola del vicepresidente Aiyawatt Srivaddhanaprabh, nei sette anni da quando il club è diventato di proprietà della King Power, non a caso anche nome-sponsor dello stadio.

Se a fine febbraio non hai ancora segnato un gol in campionato nell'anno nuovo, e sempre in Premier League vieni da cinque sconfitte consecutive, il tuo destino è segnato. Si trattava solo di sapere quando, non se.

Per i media inglesi, sembrava coincidere con il 12 febbraio in caso di sconfitta a Swansea, scontro diretto per la salvezza, poi puntualmente arrivata; ma alla vigilia del replay del quarto turno di FA Cup, poi vinto ai supplementari sul Derby County, il presidente Vichai lo aveva confermato (almeno) fino a fine stagione.

In realtà, allenatore e spogliatoio non remavano più dalla stessa parte già dal mercato di gennaio. Il giorno 30 Ulloa, in rotta con la società che non aveva voluto cederlo al Sunderland, altra diretta concorrente, aveva minacciato lo sciopero e giurato che non avrebbe più giocato per il club.

Il 3 febbraio lo stesso Ranieri, davanti le telecamere, aveva dichiarato che se i suoi giocatori non credevano più in lui non dovevano fare altro che andare in sede a chiederne l'esonero.

L'8 febbraio il presidente Vichai era volato dalla Thailandia a Londra per garantire all'allenatore il pieno sostegno. Ahia. Mai un gran segnale, in questi casi.

Il 21 febbraio Ranieri ammetteva per la prima volta che a fine stagione avrebbe potuto lasciare il Leicester City. 

La situazione è precipitata con l'uscita dalla FA Cup contro il Millwall, più che per la sconfitta - ribaltabile al ritorno al King Power Stadium - in Champions League contro il Siviglia. Non a caso, nel comunicato ufficiale (nel suo genere, meno asettico di altri) si fa riferimento ai pessimi risultati nelle competizioni nazionali. 

Con Ranieri se ne vanno i suoi preparatori Paolo benetti e Andrea Azzalin. La squadra, in vista del match col Liverpool, è stata affidata ad interim agli assistenti Craig Shakespeare e Mike Stowell. La società, finché non sarà individuato il successore, non emanerà altri comunicati. Altre tredici partite per spazzare via, non così, centotrentatré anni di storia.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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