I “segreti” del Re: sette cose che (forse) non sapete su LeBron James
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Published on 7 aprile 2017 by Andrea Ranieri
LeBron James, The King, The Chosen One: chiamatelo come preferite, l’unica certezza è che ogni appassionato di pallacanestro conosce questo nome. D’altronde è il nome del giocatore più forte del pianeta e di quello forse più discusso di sempre. Uno la cui vita è sempre sotto i riflettori, in ogni singolo aspetto. Eppure tutti abbiamo dei segreti, degli scheletri nell’armadio. Questo vale anche per il Re e per qualunque star. Allora andiamo a scoprire sette segreti o, se preferite, curiosità che si nascondo dietro al trono di LeBron James.
1) LeBron James tentò di abbandonare l’High School
Forse non tutti sapete che nel 2002, dopo il suo anno da junior all’high school, LeBron James cercò di rendersi eleggibile per il Draft NBA. E ricordando che nel 2002 la prima scelta fu Yao Ming, ci sono tutti gli elementi per pensare che probabilmente il Prescelto sarebbe stato selezionato per primo. Ma c’era un piccolo particolare: una regola sull’eleggibilità al Draft che diceva che, per poter essere scelti, bisognava aver completato i quattro anni di studio liceale previsti negli Stati Uniti. E non era una questione di età, ma, potremmo dire, proprio didattica. Forse, a giudicare dai risultati finora raggiunti in carriera, quell’anno in più di pallacanestro non professionistica ha fatto solamente bene al Re e lo ha preparato al ruolo di giocatore più osservato, discusso ed anche criticato della Lega.
2) LeBron James venne quasi cacciato dalle attività sportive della scuola
A quanto sappiamo, l’ultimo anno di liceo di James risultò molto movimentato, dato che il numero ventitré incorse in diversi problemi, che gli comportarono quasi l’esclusione dalle attività sportive della scuola. Anzi, è interessante notare la più grossa delle problematiche che costellarono quell’anno scolastico, quella con cui l’annata si aprì. Il giovane LeBron ottenne in regalo dalla madre un Hummer H2 (un tipo di auto stile Jeep). Un regalo estremamente costoso, soprattutto per una famiglia con problemi economici. Infatti è decisamente curioso e, forse, riprovevole, il modo in cui la signora James ottenne i soldi per quel dono: ottenne un prestito che poi decise di scontare attraverso i soldi che la famiglia avrebbe poi ottenuto grazie al ricco contratto che LeBron avrebbe firmato una volta entrato tra i professionisti.
3) LeBron James ha giocato all’università di Akron
Tutti sappiamo che LeBron James è uno di quei giocatori entrati nella NBA senza passare dal college. Nonostante questo, c’è una cosa che in molti non sanno. Infatti il Prescelto ebbe un assaggio del basket collegiale, vediamo come. Quando era al suo secondo anno di liceo, la richiesta di poterlo vedere da parte del pubblico era insaziabile e, nell’impianto del liceo, non c’erano abbastanza posti per soddisfare tutte quelle domande di biglietti per le partite del ventitré. Per questo motivo, la St. Vincent-St. Mary High School giocò alcune partite nell’arena dell’università di Akron, in modo da poter ospitare tutti gli alunni, i fan e anche gli scout NBA. Va detto anche che quell’arena non poteva contenere più di cinquemila spettatori, comunque una cifra esorbitante per una partita del campionato liceale dell’Ohio. E, in ogni caso, il futuro Re della NBA ebbe l’occasione di giocare nell’impianto di un college, pur senza mai mettere piede in NCAA.
4) Il Re è tifoso di Yankees, Cowboys e Bulls (!!)
LeBron James è uomo di sport a tuttotondo. Oltre, ovviamente alla pallacanestro, è acceso tifoso di baseball e football. La cosa curiosa è che, in nessuno dei tre sport, il suo tifo si rivolge ad una squadra dell’Ohio, sua terra natale. Anzi, nel 2007 fu visto a Cleveland, in una partita di baseball tra Cleveland Indians e New York Yankees, la cosa strana? Indossava un berretto della franchigia di New York. LeBron è stato visto poi, nelle ultime World Series, supportare gli Indians, arrivati ad un passo dalla vittoria, ma in un’intervista lui stesso ha dichiarato delle cose interessanti riguardo il suo tifo sportivo:
Sono un tifoso, un tifoso dei vincenti. Quando ero un ragazzino, avevo bisogno di ispirazione per uscire dalla situazione in cui mi trovavo. Mi piacevano i Bulls, gli Yankees e i Cowboys, franchigie vincenti appunto. Mi piacevano perché mi davano la speranza di poter diventare un vincitore. Questo è parte del motivo del mio tifo per queste squadre.
5) LeBron James è stato il primo Cavalier a vincere l’MVP
Si chiama Re mica per nulla: LeBron James ha vinto il titolo di MVP della regular season per ben quattro volte in carriera. Le prime due risalgono al 2009 ed al 2010, ultime due stagioni ai Cavs prima di approdare a Miami. Proprio nel 2009, James divenne il primo giocatore di sempre nella storia dei Cleveland Cavaliers a ricevere questa prestigiosissima onorificenza. Ovviamente, in Ohio, ha anche riscritto la storia vincendo il primo titolo della franchigia e diventando primo MVP delle Finals per Cleveland nella scorsa stagione. Uno dei suoi tanti riconoscimenti individuali, che si somma ai quattro già citati MVP, ad altri due premi come miglior giocatore della serie finale, a tredici partecipazioni all’All Star Game su quattordici stagioni, al titolo di capocannoniere del 2008, ad un rookie dell’anno e cinque presenze nel primo quintetto difensivo.
6) LeBron James fu reclutato per giocare a football
Tutti gli appassionati di pallacanestro conoscono LeBron James come il miglior giocatore su questo pianeta. Ecco, tanto perchè di talento il Re ne ha poco, in America non hanno dubbi che sarebbe potuto diventare anche uno dei migliori giocatori di football della NFL. Ritornando ai tempi del liceo, c’è un aneddoto interessante in merito. Urban Myers, ai tempi allenatore del college di Notre Dame, ha raccontato ad ESPN che, prima ancora di sapere chi fosse davvero LeBron James, voleva offrirgli una borsa di studio per giocare proprio nella squadra di football del college di Notre Dame. Questo successe dopo che Myers aveva visto dei video di James e della sua potenza fisica straripante. Il tutto fu precluso dall’allenatore di pallacanestro di LeBron, che disse a Myers che il numero ventitré non sarebbe passato al football, essendo il nuovo Michael Jordan.
7) LeBron James lavorò con Olajuwon e vinse due titoli in fila
Otto stagioni NBA, un talento fisico e tecnico straripante, zero titoli NBA vinti e due finali perse. Questa la situazione nell’estate 2011 per LeBron James, ormai etichettato come un perdente. Il Re sapeva di dover migliorare qualcosa nel proprio gioco e il modo migliore per farlo non era intestardirsi a voler fare da solo, ma chiedere ad uno dei migliori giocatori di sempre, Hakeem Olajuwon. Il Prescelto aveva capito di dover sfruttare la propria potenza fisica per giocare in post basso contro le ali avversarie, spesso più leggere e meno forti. Il problema era che, a livello tecnico, le soluzioni di James spalle a canestro erano davvero limitate. Allora ecco che decise di spendere alcuni giorni della offseason per lavorare insieme al centro nigeriano ex Rockets. Lo stesso Olajuwon dichiarò poi che, dopo quel lavoro, LeBron James era davvero pronto. Il Re non tardò a dimostrare i propri miglioramenti, vincendo due MVP e i primi due titoli NBA nelle due stagioni successive.
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