Barguil nella festa nazionale, Aru in giallo tra Froome e Landa
Quattordici luglio, Presa della Bastiglia, festa nazionale in Francia e, il Tour, la festa di luglio, non poteva celebrarla meglio: Warren Barguil in volata su Nairo Quintana, Alberto Contador e Mikel Landa.
Quarta vittoria francese (dopo Demare, Calmejane e Bardet), la seconda consecutiva, e per di più con la maglia a pois. Amatissima da queste parti quasi più della gialla simbolo del primato. Quella rimane per 6" sulle spalle di Fabio Aru, bravo e lucidissimo nel rintuzzare - da solo (per i ritiri in due giorni di Cataldo e Fuglsang) tutti gli attacchi.
E ce ne sono stati, nella 13esima frazione, la seconda e ultima sui Pirenei: 101 km di spettacolo da St-Girons a Foix con tre GPM di I categoiria, e l'ultimo, a 330km di picchiata verso il traguardo. Attacchi, però, non del tutto comprensibili, specie in casa Sky: con Mikel Landa in fuga a davanti e Chris Froome dietro nella "tenaglia" brevettata dal grande Raphael Geminiani, eppure criticatissima quando a tentarla, domenica nella "tappaccia" di Chambéry, era stata l'Astana di Aru e Fuglsang.
Operazione riuscita a metà, e solo per Landa, che da 2'55" è ora quinto a 1.09". In un Tour su misura per il francesino Bardet, l'avversario più pericoloso, Froome forse ce l'ha in casa. E ad Aru, solo soletto ma ancora in giallo, non pare vero.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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