FABIO PARRA





di NICOLA PUCCI, Storie di ciclismo

Il 22 novembre 1959 nasce a Sogamoso, in Colombia, Fabio Parra, scalatore tra i più quotati degli anni Ottanta.
Professionista dal 1985 in seno alla squadra Cafè de Colombia fino al 1992 quando chiuse la carriera in maglia Amaya Seguros, Parra segnò un'era del ciclismo colombiano insieme a Luis Herrera. Sprannominato "il condor delle Ande" per la sua abilità in montagna, fu protagonista sulle strade del Tour de France e alla Vuelta, piazzandosi più volte in classifica.
Dopo aver vinto il Giro di Colombia da dilettante nel 1981, Parra esordisce sulle strade della Grande Boucle nel 1985 conquistando subito la tappa che si conclude a Lans en Vercors, per poi figurare in ottava posizione nella classifica finale, dopo esser già stato quinto alla Vuelta. Lo stesso anno conquista il titolo nazionale su strada e nel 1986 è ottavo alla Vuelta, per poi migliorarsi in Francia con il sesto posto nel 1987.
Il 1988, passato alla Kelme, è il suo anno migliore, con un altro quinto posto in Spagna trionfando a Estacion de Cerler, per poi salire sul podio al Tour, terzo alle spalle di Delgado e Rooks facendo sua la tappa di Morzine. Alla Vuelta fa ancora meglio l'anno dopo, 1989, secondo a soli 35" dallo stesso Delgado, per poi terminare due volte quinto e una volta settimo le tre edizioni successive della principale corsa iberica, vincendo nel 1991 la frazione a cronometro in quota di Vldezcaray.
La sua avventura tra i professionisti termina nel 1992, non prima però di aver vinto il Giro di Colombia proprio nel 1992, ad undici anni di distanza dal successo che nel 1981 ne aveva rivelato le doti. Nel suo palmares figura anche il Clasico RCN del 1987

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