Enrico Brusoni
Il 10 dicembre 1878 nasceva ad Arezzo Enrico Brusoni, professionista dal 1902 al 1904 e che nel 1900 vinse la medaglia d'oro nella gara a punti ai Giochi della II Olimpiade di Parigi.
Ottimo velocista, aretino di nascita ma bergamasco d'adozione, riuscì ad alternare con splendidi risultati la strada alla pista dove conquistò il primo oro olimpico del ciclismo italiano nel 1900 a Parigi (Individuale a punti), titolo che gli venne riconosciuto solo un secolo dopo: ad onor del vero, il CONI considera la vittoria di Brusoni nel medagliere olimpico italiano, mentre il CIO non riconosce quella gara come prova ufficiale del programma della II Olimpiade.
Brusoni si era già messo in evidenza tra i dilettanti nel 1898 con la vittoria nella prestigiosa Coppa del Re, poi conquistò, dopo l'oro olimpico, il titolo Italiano di Velocità nel 1901 (secondo nel 1900) e partecipò a due mondiali di velocità (1900 e 1901) venendo sempre eliminato in semifinale. Nel 1899 stabilì anche il record italiano dell'ora dietro moto con 54,785 km.
Passato professionista nel 1902 ottenne due strepitosi successi nella massacrante Gran Fondo (1902 e 1904), proprio grazie al suo fenomenale spunto in volata. Ha corso fino al 1906 senza ottenere grandi affermazioni su pista, dove comunque giunse 2° nel Campionato Italiano Velocità nel 1902.
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