Luigi Ganna, il re del fango

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Il 1 dicembre 1883 a Induno Olona nasceva Luigi Ganna, il primo vincitore del Giro d'Italia.
Soprannominato dai tifosi "il Re del fango" per la sua straordinaria resistenza alle avversità climatiche e dotato di un fisico possente, nacque da una povera famiglia di braccianti. Giovanissimo iniziò a lavorare in campo edile come manovale e poi come muratore nel capoluogo lombardo, percorrendo tutti i giorni in bicicletta 100 km, da Induno Olona a Milano e ritorno. 
Con la stessa bicicletta usata per recarsi al lavoro, partecipò a diverse gare per dilettanti, ottenendo risultati che lo incoraggiarono, nel 1905, a lasciare il lavoro e dedicarsi completamente al ciclismo. Debuttò alla prima edizione del Giro di Lombardia, nel 1905, giungendo terzo alle spalle di Giovanni Gerbi e Giovanni Rossignoli, e nel 1906 fu assoldato dalla Bianchi.
Salì altre tre volte consecutivamente sul podio al Giro di Lombardia, terzo nel 1906 dietro a Cesare Brambilla e Carlo Galetti, sempre terzo nel 1907 battuto dal francese Gustave Garrigou e da Ernesto Azzini, e secondo nel 1908, quando ad anticiparlo sul traguardo di Sesto San Giovanni fu il lussemburghese François Faber.
Nel 1907 vinse la Milano-Torino-Milano, mentre nel 1908 conquistò la piazza d'onore, oltre che al Giro di Lombardia, alla Milano-Sanremo (dove si era piazzato quarto l'anno prima) vinta dal belga Cyrille Van Hauwaert, giungendo poi quinto al Tour de France, nonostante varie cadute avessero seriamente compromesso la sua efficienza fisica. Nello stesso anno, al velodromo di Milano, stabilì il record dell'ora con 40,405 km, rimasto imbattuto per 6 anni.
Il suo anno d'oro fu il 1909, quando passò all'Atala e vinse la Milano-Sanremo in 9 ore e 32 minuti, tre minuti prima del francese Emile Georget, e, soprattutto, la prima edizione del Giro d'Italia, lottando per tutta la gara in appassionanti duelli con l'amico ed ex compagno di squadra Galetti. Vinse le tappe di Roma, Firenze e Torino e sul podio finale, oltre a Galetti, lo accompagnò Rossignoli in terza posizione. 
Il 1910 fu un altro anno di grandi successi, con le vittorie nella Milano-Modena e nel Giro dell'Emilia, i piazzamenti d'onore ancora al Giro di Lombardia dietro a Giovanni Micheletto e nella XX Settembre (la gara che, a partire dal 1902, celebrava gli anniversari della Breccia di Porta Pia), oltre al terzo posto nel Giro d'Italia, conquistando tre vittorie di tappa a Firenze, Genova e Milano.
Nel 1911 chiuse la terzo posto la Milano-Sanremo, che registrò la doppietta francese con Garrigou e Trousselier e nel 1912 cominciò ad accarezzare l'idea di dedicarsi alla costruzione di biciclette.
Colse ancora un quinto posto al Giro d'Italia del 193 ma nel 1914 incappò in una rovinosa caduta alla Corsa Rosa dalla quale non derivarono menomazioni permanenti, ma che convinse Ganna a ritirarsi dall'attività agonistica, per dedicarsi alla neonata azienda ciclistica

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